Gli rossazzurri sbagliano i veronesi li puniscono ed espugnano il “Massimino”.

Vincenzo Montella: foto di Antonio Longo

Nel calcio moderno le partite si vincono spesso grazie ad episodi, a singoli frangenti che avvantaggiano ora l’una ora l’altra squadra. Tale regola non scritta ha consentito al Chievo, compagine arcigna e ben messa in campo da mister Di Carlo, di espugnare il Massimino al cospetto di un Catania quanto mai distratto in difesa e impreciso sotto porta. Il 2-1 con cui i clivensi si sono imposti è maturato al culmine di un confronto piuttosto combattuto ma che ha lasciato poco spazio allo spettacolo.

Sono i padroni di casa che “rischiano” per primi di passare in vantaggio, due le occasioni più ghiotte annotate sul taccuino nella prima frazione di gioco: Ricchiuti, con un sinistro dal limite dell’area, sfiora il palo della porta difesa da Sorrentino regalando agli spettatori l’illusione del goal, poi è Bergessio che approfittando di un rimpallo favorevole coglie il montante alla sinistra dell’estremo difensore veneto. La retroguardia gialloblù chiude bene quasi tutti i varchi, Gomez e Ricchiuti faticano parecchio nel tentativo di scardinare i meccanismi difensivi allestiti dagli avversari. Sul finire di primo tempo arriva, inaspettato, il vantaggio ospite: è Spolli che si fa soffiare il pallone da Pellissier e nel tentativo di rimediare all’errore commesso lo stende in area di rigore. Il direttore non può che indicare il dischetto, dagli undici metri è lo stesso bomber clivense a siglare il gol del vantaggio.


Nella ripresa il Catania si lancia a testa bassa in avanti nel tentativo di pareggiare i conti, il tecnico Montella lancia nella mischia anche Lopez e il rientrante Biagianti. E’ proprio l’argentino che cerca di vivacizzare la manovra rossazzurra e a procurarsi il penalty concesso da Tagliavento per atterramento in area: dopo un conciliabolo tra lo stesso Lopez e Lodi è quest’ultimo ad incaricarsi della trasformazione ma Sorrentino si supera e in tuffo devia in corner il tiro dagli undici metri. Un errore che costa caro agli etnei che per completare lo sfortunato pomeriggio “regalano” al Chievo il raddoppio quando Bellusci e Biagianti si scontrano e mancano l’intervento, il pallone giunge a Pellissier che comodante serve a Sammarco l’assist per il 2-0. Il forcing finale dei padroni di casa sortisce solo il destro dal limite di Almiron che, deviato da Sammarco, finisce la sua corsa alle spalle di Sorrentino. Magra consolazione per il Catania a fronte della prima sconfitta casalinga stagionale.

Antonio Longo

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