Coutinho è tornato al goal ed ora è candidato a sostituire Sneijder nella trasferta di Trebisonda. Ranieri punta forte su Alvarez. Castaignos e Bessa pronti ad esplodere. Caldirola merita spazio.

Philippe Coutinho

Philippe Coutinho

La strategia societaria adottata dall’Inter fin dall’indomani della vittoria della Champions League è chiara: puntare sui giovani, acquistarli a basso prezzo e valorizzarli, vendendoli magari a a peso d’oro. Il modello Arsenal ha colpito i dirigenti neroazzurri, sempre più convinti nel rafforzare la rete di scouting affidata a Pierluigi Casiraghi (solo omonimo dell’ex selezionatore dell’under 21 italiana).

COUTINHO – Il primo di una serie di lunghi acquisti di questo genere è arrivato un paio di anni fa, quando l’Inter bloccò un ragazzino brasiliano sedicenne di nome Philippe Coutinho che trascinava il Vasco da Gama nonostante l’età proibitiva. Quel piccolo campione dai capelli ricci, accostato in patria a Kakà, è arrivato a Milano l’estate scorsa. L’allora tecnico neroazzurro Benitez puntò ad occhi chiusi su di lui per via dei tanti infortuni occorsi ai calciatori titolari. Coutinho deluse le aspettative: poca personalità, tanta timidezza sia dentro che fuori dal campo. Il fantasista classe ’92 sabato si è però preso una piccola personale rivincita. Era destinato alla panchina per la gara contro il Cagliari, ma è stato chiamato a sostituire Sneijder. Dopo un primo tempo pieno di alti e bassi nel ruolo di trequartista è arrivata la svolta della partita e – si augurano i tifosi neroazzurri – della sua stagione. Coutinho ha siglato il goal del due a zero e da quel momento in poi si è destreggiato alla grande giocando da ala sinistra.


RICKY MARAVILLA – Suo dirimpettaio è stato Ricardo Alvarez, subentrato a gara in corso a Mauro Zarate. L’argentino ha totalmente deluso nelle prime apparizioni con la maglia dell’Inter ma sembra essere in netta ripresa. Mister Ranieri crede pienamente nelle sue qualità e lo sta facendo giocare con discreta continuità. Alvarez ripaga con prestazioni sempre più buone. Certo, capita di vedergli sbagliare passaggi semplici, ma il suo periodo di ambientamento col calcio nostrano non è ancora terminato e sta imparando grazie ai preziosi consigli del tecnico a puntare sempre la porta avversaria.

LUC E LUCA – Non solo Coutinho e Alvarez. L’Inter ha cercato negli ultimi due anni di ringiovanire la rosa con futuri campioni. Tra questi figurano senza dubbio Luc Castaignos e Luca Caldirola. Il primo è un attaccante dal fisico statuario che in Olanda ha segnato 15 reti nella scorsa stagione con la maglia del Feyenoord, squadra che si sta mangiando le mani per averlo lasciato partire per la cifra irrisoria di un milione e mezzo. Luca Caldirola è invece un difensore molto diligente, punto fermo dell’Under 21 di Ciro Ferrara e ex capitano della Primavera neroazzurra. E’ davvero inconcepibile come non riesca a trovare spazio in prima squadra dopo che in estate Gasperini bloccò il suo trasferimento in prestito al Cesena. Dopo Luc e Luca ci sono tantissimi giovani del vivaio pronti a sbocciare: dal nuovo Julio Cesar Bardi al bomber Dell’Agnello, passando per il fantasioso brasiliano Bessa. Insomma, l’Inter punta forte sui giovani. E questo progetto sta cominciando a funzionare.

Gianluca Pepe

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