Il tecnico neroazzurro parla nella conferenza stampa di vigilia del match col Siena, in cui mancheranno – oltre a Maicon e Sneijder – Lucio e Chivu.

Claudio Ranieri

Claudio Ranieri

“Dobbiamo fare passi da gigante. Siamo in ritardo, dobbiamo metterci a correre”. Si può riassumere così la conferenza stampa tenuta da Claudio Ranieri poche ore fa nella vigilia del match di Siena. Al “Franchi” i neroazzurri dovranno fare a meno di Lucio e Chivu, oltre che dei lungodegenti Sneijder e Lucio. Per quest’ultimo rientro previsto per l’inizio del 2012 ma ancora tutto da verificare: secondo alcune voci giunte dalla Russia, sul brasiliano sarebbe forte l’interesse dell’Anzhi, che vorrebbe ripetere l’affare Eto’o e sarebbe pronto a mettere sul piatto 10 milioni di euro.

Ma per l’Inter non è tempo di pensare al mercato, o meglio l’argomento più importante è il campionato. “Il Siena è una squadra vera – esordisce Ranieri -. Sono contento per Sannino, è arrivato tardi in Serie A, ha fatto la gavetta. Se lo merita. Sono una squadra dove tutti si muovono all’unisono. Non sarà facile”. Al “Franchi”, stadio in cui i neroazzurri hanno conquistato il quindicesimo e il diciottesimo Scudetto, il tecnico capitolino dovrebbe confermare il 4-5-1 di Trebisonda. Davanti a Julio Cesar la coppia di centrali composta da Samuel e dal rientrante Ranocchia; esterni saranno Nagatomo a destra e Zanetti a sinistra. A centrocampo il trio di centrali sarà composto da Cambiasso, Thiago Motta e Stankovic. Sugli esterni probabile conferma per Ricky Alvarez dopo il goal in Turchia. Il posto da ala sinistra sarà assegnato a uno tra Zarate e Coutinho, con l’argentino in leggero vantaggio. L’unico terminale offensivo sarà Pazzini. Il Siena di Sannino dovrà fare a meno dell’ex di turno, Mattia Destro, debilitato da un problema all’anca.


La trasferta in Toscana è il primo pensiero di Ranieri, ma un accenno all’imminente sessione di mercato di gennaio non può certo mancare:”Stiamo parlando con la società, ma questa squadra ha ancora tanto da fare. Stanno sondando, escono dei nomi. Alcuni sono veri, altri no. Ma bisogna chiedere a loro. Se un allenatore dice un nome, impennano le sue quotazioni. Io sono molto contento di questa rosa e se avrò bisogno di qualcosa lo chiederò a Moratti e Branca. Tevez? Non lo so. Lei (rivolto ad un giornalista, ndr) è convinto che non ci sia niente?”

Gianluca Pepe