Taranto all’inglese sull’Avellino con Sciaudone(6’) e Di Deo(68’). I rossoblu in attesa della Ternana conquistano il primato. Per i lupi la striscia positiva si ferma a 7 risultati utili. Avellino approccio troppo morbido nel primo tempo, generoso ma poco concreto nella ripresa.

Taranto vs Avellino 2:0

Taranto vs Avellino 2-0: Lupi sconfitti dopo 7 risultati utili

Anticipo di campionato allo stadio “Erasmo Iacovone” di Taranto tra la formazione di casa e l’Avellino. 17° e ultima giornata del girone di andata del campionato di Prima Divisione Girone A della Lega Pro.  Il Taranto di mister Davide Dionigi viene da sei risultati utili consecutivi e allo Iacovone in 8 gare ha conquistato ben 19 punti. L’obiettivo della formazione ionica è quello di battere l’Avellino e scavalcare, in testa alla classifica, la Ternana distante solo un punto. Dall’altro lato c’è l’Avellino di Giovanni Bucaro; gli irpini vengono da 7 risultati utili consecutivi, 9 punti nelle ultime tre partite giocate sono un bel biglietto da visita per presentarsi allo Iacovone senza timori ne paure reverenziali nei confronti di un avversario molto più forte. Il trainer biancoverde spera di chiudere il girone di andata con un bel regalo per i propri sostenitori.

LE FORMAZIONINessuna sorpresa in casa Avellino, Bucaro conferma in blocco la formazione che ha avuto la meglio sulla Spal nel turno precedente. Per la prima volta in campionato il trainer siciliano può schierare per due gare consecutive la stessa formazione.  Assenti per infortunio Correa e Arcuri, rientra Labriola che però si accomoda in panchina insieme a Zappacosta. Con il 4-3-3 davanti a Fumagalli, la coppia centrale è quella composta da Puleo e Cardinale, sull’out basso destro Zammuto, a sinistra Ricci. In mediana Malaccari playmaker e il duo D’AngeloMillesi rispettivamente interni di destra e sinistra. Tridente d’attacco composto da Zigoni punta centrale con Lasagna a destra e De Angelis a sinistra.
Anche mister Dionigi conferma le indiscrezioni della vigilia. Con il 3-4-3 in porta c’è Bremec, difesa a tre con Di Bari centrale, Sosa a destra e Prosperi a sinistra. Centrocampo a 4, dove la coppia centrale è quella formata da Di Deo e Sciaudone, con Antonazzo esterno destro e Rizzi sul versante opposto. Tridente d’attacco con Guazzo punta centrale supportato dal duo DegasperiRantier. Dionigi è invece costretto a rinunciare ad elementi del calibro di Coly, Vicedomini e Chiaretti.

PRIMO TEMPO –  Parte forte il Taranto mentre l’Avellino sembra abbastanza timoroso. 6’ VANTAGGIO DEL TARANTO CON SCIAUDONE: per i lupi l’approccio alla gara non è dei migliori(come invece aveva richiesto Bucaro alla vigilia) e l’Avellino paga subito dazio. L’ex Melfi, Guazzo, scatta sul filo del fuorigioco e dalla sinistra  serve un invitante pallone in mezzo, dove il più lesto è Sciaudone che batte Fumagalli per il fulmineo vantaggio ionico. Taranto in vantaggio. Al primo affondo complice un errore di posizionamento della retroguardia biancoverde. L’Avellino ci mette qualche minuto per riorganizzarsi, al 12’ i lupi si presentano dalle parti di Bremec con il bomber De Angelis che però non riesce a impensierire più di tanto l’estremo difensore rossoblu. 20’ ionici vicino al raddoppio. Punizione dalla sinistra battuta da Sciaudone, colpo di testa di Sosa ma palla clamorosamente fuori.

L’Avellino non riesce a giocare come sa, il Taranto sornione controlla e appena può affonda in contropiede. Bucaro prova ad inventare qualcosa scambiando di posizione i due esterni dell’attacco con De Angelis che va a destra e Lasagna che si sposta sulla sinistra. 27’ Millesi ci prova da fuori aria ma la sua conclusione è da dimenticare. Al 32’ è la volta di Lasagna, la conclusione dell’ex Milazzo è facile preda di Bremec. 35’ rovesciata di Guazzo, bella stilisticamente l’acrobazia dell’attaccante ionico ma la palla finisce abbondantemente alto. Più concreto Rantier un minuto dopo (36’) che chiama Fumagalli ad un grandissimo intervento. 40’ ancora Rantier questa volta conclusione da dimenticare. Chiude in avanti l’Avellino, 44’ Zammuto dentro per Millesi ma la conclusione volante del capitano biancoverde viene neutralizzata con facilità da Bremec. Si va negli spogliatoi con il Taranto in vantaggio per 1 a 0.

Avellino sottotono rispetto alle ultime uscite. Bucaro alla vigilia aveva chiesto un approccio importante alla gara, ma non è stato ascoltato dai suoi. Il Taranto approfitta del puntuale regalo della difesa biancoverde che incassa il 25 goal. La formazione ionica non ha controllato senza mai correre rischi, ha sfiorato due volte il 2-0 ma colpevolmente non è riuscita a chiudere la partita, lasciando all’Avellino la possibilità di riprendere il match con una ripresa di tutt’altro spessore.

SECONDO TEMPO – L’Avellino rientra con gli stessi undici che hanno chiuso la prima frazione di gioco. Una novità nel Taranto: Dionigi lascia Antonazzo nello spogliatoio per problemi fisici, al suo posto Garufo. E’ un altro Avellino quello della ripresa, i lupi provano a prendersi il pallino del gioco approfittando dell’atteggiamento troppo attendista della formazione ionica. Nel primo quarto d’ora della ripresa non ci sono azioni degne di note, l’Avellino però comincia a crescere minuto dopo minuto con i rossoblu che cominciano a soffrire l’intraprendenza della formazione biancoverde. Dionigi capisce che è il momento di correre ai ripari, 60’ fuori l’esterno d’attacco Degasperi e dentro un centrocampista, Pensalfini. Il Taranto passa cosi dal 3-4-3 ad un più accorto 3-5-2, l’intendo di Dionigi è chiaro, portare la superiorità nel settore nevralgico del campo per mettere in difficoltà l’Avellino che in mediana è in netta inferiorità.  Sul versante opposte anche mister Bucaro comincia a cambiare qualcosa, 62’ fuori uno spento Lasagna e dentro Falzerano.
L’ingresso dell’ex Salernitana porta un po’ di brio nell’attacco biancoverde e l’Avellino si rende subito pericoloso.  Falzerano si conquista un pericoloso calcio di punizione, una sorta di corner corto. Alla battuta va Millesi. Il tiro-cross del capitano mette apprensione nell’aria rossoblu con Rizzi che chiude in angolo. E’ il momento migliore dei biancoverdi che nel giro di due minuti collezionano 3 angoli e provano l’assalto al porta di Bremec. Tutto fumo e niente arrosto la pressione biancoverde e il Taranto dimostra di essere una grande squadra, chiudendo la partita al primo vero affondo della ripresa.


67’ RADDOPPIO DEL TARANTO CON DI DEO: nel momento di maggior pressione dell’Avellino, la formazione ionica trova il goal del raddoppio. Di Deo bravo e fortunato a vincere un rimpallo che lo mette solo davanti a Fumagalli; il centrocampista ionico non fallisce il goal della sicurezza. L’Avellino accusa il colpo ma prova a non crollare. 69’ Bucaro si gioca la carta Zappacosta, ma a cedergli il posto non è il solito Zammuto. Il trainer biancoverde decide di togliere Ricci autore di un’altra prova da dimenticare, sposta l’ex Piacenza sull’out basso di sinistra e inserisce Zappacosta sulla destra. I cambi non sortiscono gli effetti sperati anzi è ancora il Taranto ad andare vicino al goal. 70’ cross di Rantier stacco impetuoso di Sciaudone e miracolo di Fumagalli. Sulla risposta miracolosa del portiere biancoverde il tapin vincente è di Guazzo; ma il goal dell’ex Melfi viene annullato per una sospetta(molto dubbia) posizione di fuorigioco. L’Avellino prova gli ultimi assalti per tentare di rimettere in sesto il match. Prima Zappacosta(75’) e poi Millesi(80’) non riescono ad inquadrare la porta di Bremec. I minuti passano, il Taranto controlla con facilità e l’Avellino comincia ad allentare la presa. Nel finale non ci sono azioni degne di nota; l’Avellino non ne ha più e il Taranto chiude in bellezza con la festa dei propri tifosi per il primo posto ritrovato.

L’Avellino esce sconfitto(ma a testa alta) dallo Iacovone e mette fine alla striscia dei 7 risultati utili consecutivi. Fuori casa i lupi erano imbattuti dalla sconfitta contro la Pro Vercelli(4-1) del  9 ottobre scorso. Questa volta non è riuscita la “remuntada” alla formazione allenata da Giovanni Bucaro, i lupi hanno sbagliato l’approccio alla gara e dopo aver incassato il goal nel consueto regalo difensivo non sono mai riusciti ad impensierire Bremec più di tanto. Il Taranto cinico e sornione (con il piglio della grande squadra) ha colpito nel momento giusto per ben due volte mettendo fuorigioco le speranze degli irpini. Il divario tecnico era notevole, ma in campo la differenza tra le due squadre non è stata cosi netta. Per l’Avellino nonostante il secco 2-0 resta un girone di andata chiuso a 25 punti oltre ogni più rosea aspettativa. I lupi, approfittando della conseguente sconfitta del Monza contro il Benevento(1-2) nell’altro anticipo di campionato, restano a più 12 dalla zona play out. L’Avellino ritornerà in campo l’8 gennaio a Foligno per il primo turno del girone di ritorno.

La chiave di volta dell’incontro è stata la supremazia a centrocampo della formazione ionica: con i 4 centrocampisti Dionigi aveva un uomo in più in mezzo e poteva allargare meglio il gioco sulle fasce. Per  l’Avellino prova mediocre di tutta la formazione. I lupi hanno pagato a caro prezzo la giornata storta di Malaccari in mezzo al campo, tanti gli errori del giovane centrocampista di scuola Atalanta, INTIMORITO. Decisamente negativa anche la prova di Ricci, che per la seconda volta consecutiva è tra i peggiori dell’Avellino, ANELLO DEBOLE. Tra i bocciati nuovamente Lasagna che, dopo la splendida prova di Pavia, parte per la seconda volta consecutiva tra i titolari ma non incide, EVANESCENTE. Dietro la lavagna finisce anche il tecnico Bucaro, coraggioso e bravo a proseguire sulla via della continuità ma giocarsela a viso aperto contro la corazzata Taranto era una azzardo che ha pagato a caro prezzo. La squadra ha sbagliato l’approccio e come giusto che sia parte dei demeriti sono da attribuire al suo timoniere, SCONFITTO. Unico a salvarsi l’estremo difensore biancoverde Fumagalli (anche a Taranto protagonista di una buona prova) che nonostante i due goal al passivo riscatta l’erroraccio contro la Spal, CERTEZZA.

IL TABELLINO:
TARANTO vs AVELLINO 2:0
Marcatori: 6′ Sciaudone, 67’  Di Deo.

TARANTO (3-4-3): Bremec; Sosa, Di Bari, Prosperi; Antonazzo (46′ Garufo), Di Deo, Sciaudone, Rizzi; Degasperi (60′ Pensalfini), Guazzo (83′ Girardi), Rantieri. A disp.: Maraglino, Cutrupi, Colombini, Russo. All.: Dionigi.

AVELLINO (4-3-3): Fumagalli; Zammuto, Puleo, Cardinale, Ricci (69′ Zappacosta); D’Angelo, Malaccari (83′ Thiam), Millesi; Lasagna (62′ Falzerano), Zigoni, De Angelis. A disp.: Fortunato, Labriola, Citro, Herrera. All.: Bucaro.

ARBITRO: Giorgio Peretti di Verona.
Guardalinee: Antonello Grispini di Roma1 e Mohamed Mohmaud Atta Alla Mostafa di Roma1.

AMMONITI: Rantier (T), Malaccari (A), Bremec (T), Ricci (A), De Angelis (A), Puleo(A)

NOTE:
Spettatori 6860 per un incasso di € 70565,53.
Angoli: 8-5 per il Taranto.
Recuperi: 0’ pt ; 3’ st.

Pietro Esposito
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