Boukary Dramé si sta affermando come una delle principali sorprese del Chievo Verona di quest’anno. Grande continuità di rendimento e fisicità invidiabile, questi i principali attributi della nuova scommessa clivense.
Boukary Dramé è un terzino sinistro senegalese nato a Villepinte il 22 Luglio 1985. Questo giocatore venne acquistato dai veronesi la scorsa estate dal Sochaux (squadra molto accreditata in Francia, militante in “Ligue 1”), a parametro zero. Il suo arrivo a Verona passò indubbiamente in secondo piano a livello mediatico: pochi giornali sottolinearono questo acquisto, o meglio questa scommessa, del direttore sportivo clivense Giovanni Sartori.
Va detto in tal senso che, a guardare il “curriculum” di questo calciatore, pochi sono gli elementi tali da giustificare l’ “indifferenza mediatica” che ha accolto il suo arrivo nella nostra massima serie. Dramé infatti, dopo aver iniziato la sua carriera nelle giovanili del Paris SG, ha militato per due anni (con in mezzo una parentesi alla Real Sociedad in Spagna, a dire il vero poco fortunata) nel Sochaux , una compagine del campionato francese che, come suddetto, da sempre è tra le principali protagoniste in terra transalpina.
Anche a livello di nazionale questo forte terzino si è sempre fatto valere: esordisce col Senegal l’8 ottobre 2005 e da li in poi fa perennemente parte della selezione africana. Qui in Italia, dopo un iniziale periodo di ambientamento, Dramé si sta da un paio di mesi affermando anche nell’undici titolare del Chievo Verona. Di Carlo sta giustamente concedendo a questo giocatore lo spazio che merita, nonostante la squadra della diga abbia già in quel ruolo una sicurezza come lo sloveno Jokic. Il senegalese però non è un calciatore comune, è un giocatore importante che può dare, ad una medio-piccola come il Chievo, un contributo fondamentale e di questo se né accorto prima di tutti il tecnico ciociaro.
Ma che tipo di giocatore è Boukary Dramé?
Stiamo appunto parlando di un esterno sinistro di difesa, che fa della forza fisica, della corsa e della continuità di rendimento le sue migliori qualità. Quando il Chievo imposta le azioni, i terzini (considerando anche il modulo che è solito applicare il tecnico, il 4-3-1-2, quindi senza veri esterni) tendono ad alzare il loro baricentro e il loro raggio d’azione offrendo ai centrocampisti un’opzione in più. Se a destra Frey spinge meno ed è più attento alla fase difensiva, nella fascia opposta troviamo questa “freccia nera” che scorrazza avanti e indietro per novanta minuti rappresentando una “spina nel fianco” costante per le difese avversarie. In tal senso, una delle sue qualità più impressionanti è quella di riuscire a saltare sistematicamente l’avversario nell’uno contro uno: sfruttando il suo strapotere fisico e un cambio di passo invidiabili, Dramé diventa ogni domenica l’incubo di chi se lo ritrova davanti. Insomma tutti gli esterni destri sono avvisati!.
Questo ragazzotto deve logicamente migliorare sotto molti punti di vista (tatticamente nella fase difensiva e probabilmente avrebbe bisogno di un sinistro un po’ più “educato”, visto che i suoi cross non sono sempre idilliaci), anche se è facile prevedere come il prossimo anno o al massimo fra due stagioni, vista la penuria attuale di terzini di valore in Italia e in Europa, sarà uno dei laterali più completi del panorama calcistico italiano.
E i “mussi volanti” intanto gongolano, si godono quotidianamente le prestazioni di questo giocatore e ringraziano lui, il vero artefice della “favola” Chievo (che ormai è realtà) Giovanni Sartori. Sono infatti queste sue scommesse e queste sue scoperte di mercato (portate avanti sempre dando piena attenzione al bilancio societario; l’acquisto di Dramé a parametro zero è emblematico da questo punto di vista) che permettono ad una “piccola” società come quella clivense di competere e di affermarsi anno dopo anno in palcoscenici prestigiosi come la Serie A.
Nicola Ledri