Il presidente nerazzurro parla all’indomani dell’uscita dalla Champions League e traccia le linee guida che vorrebbe intraprendere per il futuro

Massimo Moratti - foto dalla rete
Dopo la delusione della prematura uscita di scena della sua Inter agli ottavi di Champions League Massimo Moratti, numero uno nerazzurro, cerca di tracciare le linee guida per il futuro che sarà giocoforza con una squadra diversa da quella attuale. C’è chi auspica un inserimento di tanti giovani che abbiano voglia di lottare e di conquistare nuovi obiettivi chi, invece, pensa che la squadra troppo giovane, e quindi con poca esperienza, non possa dare risultati immediati e far pentire della scelta intrapresa.
Il numero uno interista vorrebbe una squadra giovani sì ma con la presenza di elementi di esperienza capaci di guidare i calciatori più giovani: “Un’idea saggia potrebbe essere partire pensando al futuro non in termini immediati, costruendo con una squadra essenzialmente giovane. Il problema è che se dopo tre partite non va tutto bene cominci a pentirti…”.
A Moratti viene chiesto se potrebbe essere una strada percorribile quella intrapresa dalla Roma da quest’anno: “Dipende dalle realistiche ambizioni e abitudini che si vuole avere. Sarebbe saggio – ha aggiunto il presidente dell’Inter – ricostruire dalle basi con l’idea di non ottenere subito dei risultati importanti e sperando di indovinare tutti gli acquisti. Oltre alla capacità di giocatori nuovi con più corsa, serve l’esperienza. Parecchi rimarranno, qualcosa di nuovo prenderemo. Dipende dal progetto che si farà con l’allenatore”.
L’Inter è distante ben otto punti da quel terzo posto che significherebbe partecipare ai preliminari di Champions. Più che i punti ci sono ben quattro squadre davanti ai nerazzurri con cui combattere. La mancata qualificazione alla prossima Champions potrebbe essere una ulteriore spinta per dare un taglio col passato. Moratti su questo punto è realista ma in fondo una piccola speranza ancora la nutre: “Non so cosa sperare È quasi impossibile, speriamo di farcela, sarebbe una dimostrazione di carattere da parte della squadra”.