La rimonta contro il Catania dà fiducia ai neroazzurri. Nella trasmissione “Controcampo” arriva lo sfogo di una bandiera dell’Inter

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Doveva arrivare una reazione importante, e questa è arrivata. Non puntualmente, perchè per più di un’ora i tifosi dell’Inter hanno dovuto disperarsi per una squadra brutta da vedere e quasi irritante quando il Catania manteneva il possesso palla e i calciatori in maglia neroazzurra passeggiavano invece di pressare. Un primo tempo inguardabile della squadra di Ranieri, letteralmente in balìa degli avversari che pressavano alto e non permettevano all’inesistente centrocampo neroazzurro di impostare il gioco.

Il fatto che Lucio faccia il play-maker fa capire come la squadra meneghina sia stata costruita male, seguendo criteri indefiniti. Il brasiliano è un ottimo difensore ma non ha piedi buoni e non è in grado di far partire il gioco. Palombo e Cambiasso, pur ricoprendo il ruolo di centrocampisti, sanno difendere ma non servire gli attaccanti o cambiare gioco. A proposito di Esteban Cambiasso, duole sottolineare come il pubblico del “Meazza” si sia diviso al momento della sua sostituzione: una parte di tifosi ha fischiato, mentre un’altra ha applaudito. Ma entrambi i gesti sembrano andare contro l’argentino, membro della vecchia guardia che ha visto calare inevitabilmente la propria condizione fisica col passare degli anni.


Il pareggio di ieri sera ha evitato a Claudio Ranieri un esonero che pareva sempre più scontato. L’ombra di Andrè Villas-Boas, che ha abbandonato la nave Chelsea, è sempre presente ma il tecnico romano sembra aver guadagnato la fiducia della società almeno fino a giugno. Poi bisognerà cambiare totalmente registro, con un repulisti importante che allontani da Milano tutti i calciatori che non sono da Inter. A sostituirli due o tre campioni affermati, più alcuni giovani di belle speranze.

Questo secondo Luis Suarez, storico campione neroazzurro che – intervenuto nella trasmissione Controcampo – non ci è andato giù leggero: “Qui si parla di moduli, di allenatori, di tutto. Io mi chiedo: ma le vedete le partite dell’Inter o no? Questa è una squadra morta. Già all’inizio della partita avevano un ritmo da tempi supplementari inoltrati. Non è possibile! Il tecnico non conta e non mi parlate di due o tre giocatori fuori condizione: qui senza la forma ce ne sono almeno 7! Ok gli ingressi di Poli e Obi, ma l’Inter è l’Inter, e per ripartire davvero ci sarà bisogno di tanti acquisti, tra cui almeno 2 o 3 fuoriclasse”.

Gianluca Pepe