Al termine del match in sala stampa i due tecnici commentano la gara che ha visto il Monza espugnare il Partenio-Lombardi, battendo l’Avellino per 2-1. Soddisfatto Motta Riscattata la brutta prova contro il Viareggio. Alla fine però il pari ci poteva stare ”. Rammaricato invece Bucaro Era una partita fondamentale per tanti aspetti. Questa sconfitta ci fa capire che dobbiamo pensare solo alla salvezza.”

Le voci dagli spogliatoi

Le voci dagli spogliatoi: Bucaro(Avellino) e Motta(Monza)

Al termine del match Avellino-Monza (1-2), i due tecnici, Giovanni Bucaro e Gianfranco Motta, hanno incontrato i giornalisti nella sala stampa “Angelo Scalpati” dello stadio Partenio-Lombardi di Avellino per commentare il risultato finale e la prestazione delle rispettive squadre.

MOTTA CONTENTO PER LA VITTORIA  E LA PRESTAZIONE DEI SUOI FA I COMPLIMENTI AGLI SCONFITTI – Il primo a presentarsi in sala stampa è un soddisfatto Gianfranco Motta, tecnico del Monza vincitore di giornata. Il tecnico esordisce parlando della “grandezza” della squadra avversaria, affermando anche che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto: “È una formazione che, se la lasci giocare, ti fa male. Devo fare i complimenti all’allenatore, alla squadra(dell’Avellino ndr);  li ho visti in 2-3 circostanze, mi hanno fatto una buona impressione anche contro il Carpi. Quindi ci siamo organizzati per subire il meno possibile l’Avellino, anche se a tratti abbiamo sicuramente subito. Poi tutto sommato li abbiamo contenuti discretamente e sono venuti fuori questi due bei goal di Tiboni che ci hanno permesso di portare a casa il bottino pieno. Se vogliamo vedere la partita in toto, sicuramente il pareggio era il risultato più giusto. Se l’Avellino avesse raggiunto il pareggio a conti fatti non avrebbe rubato nulla. Però noi abbiamo fatto la nostra partita arricchita da due bei goal e ce li teniamo stretti. Avremmo dovuto sfruttare qualche ripartenza in più”.

Gianfranco Motta

Il tecnico dell'A.C. MONZA BRIANZA 1912 - GIANFRANCO MOTTA

IL MONZA SOLO CON LA COMPATEZZA E IL SACRIFICIO PUO’ RAGGIUNGERE LA VITTORIA – Un Monza letteralmente trasformato rispetto a quello travolto 8 giorni prima sul proprio terreno di gioco dal Viareggio. Una squadra che ha offerto una prova di grande compattezza: “Ci stiamo chiedendo ancora come siamo arrivati a disputare una partita cosi negativa(quella contro il Viareggio ndr) , così vuota. Non siamo mai stati in partita ma non perché non si impegnassero i ragazzi. In settimana abbiamo provato ad analizzare le cause di una simile debacle, anche se ho cercato di fare un po’ da cuscinetto tra società e giocatori perché vedendola  da fuori sembra una prestazione di una squadra di svogliati.

So che non è così perché i ragazzi si impegnano sempre bene; forse era il voler strafare , la convinzione di essere, non dico superiore al Viareggio, però essendo noi in un momento  buono pensavamo di fare bottino pieno, invece dopo le prime difficoltà ci siamo disuniti e sciolti e la partita è andata via via peggiorando.  E’ stata una settimana difficilissima, bisognava ritrovare lo spirito giusto e buttar subito via la brutta prestazione di domenica scorsa. Vedendo come ha giocato la squadra oggi, credo che ci siamo riusciti. Comunque a fine partita l’ho detto anche ai miei ragazzi, con lo spirito mostrato oggi, possiamo aspettarci di tutto dal Monza. Se invece molliamo, solo un attimo, diventa difficile”.


BUCARO RICORDA CHE LA SCONFITTA CONTRO IL MONZA E’ UN MONITO PER METTERE DA PARTE I PLAYOFF E CONCENTRARSI SULL’OBIETTIVO PRIMARIO – Dopo i vincitori è il turno dei vinti. In sala stampa si presenta per commentare la sconfitta un Bucaro tutt’altro che felice. Il trainer siciliano è arrabbiato sia per la pessima prestazione dei suoi che per alcune discutibili decisioni arbitrali: “Nel calcio ci sta –esordisce così un amareggiato Bucaro – pensi di riuscire a fare il massimo e poi la partita si mette in una maniera che ti viene pure difficile per varie situazioni: in primis il campo che non ci permetteva di giocare in velocità, dovevamo fare sempre il tocco in più quindi ci siamo persi. Eravamo troppo prevedibili.  C’è da dire che, forse questa è stata l’unica gara, soprattutto in casa, dove non abbiamo sofferto più di tanto ma alla fine abbiamo preso due goal. Il secondo di Tiboni è stato un eurogoal.

Nella giornata nostra non perfetta siamo stati un po’ penalizzati da un arbitraggio che per la prima volta oggi è stato pessimo perché noi avevamo la possibilità di andare sull’1-1, su rigore netto ed espulsione e la partita sarebbe cambiata. Al di là di questo la gara è  iniziata nel peggior modo con il primo goal di Tiboni; poi si è incanalata ancora peggio: ci siamo innervositi, abbiamo provato a cambiare qualcosa ma non siamo mai stati lucidi. Abbiamo avuto la possibilità di fare l’1-1 con D’Angelo, l’abbiamo sbagliata e sulla ripartenza è arrivato il raddoppio del Monza. Però purtroppo ci sta: è un campionato strano. Voi avete sempre cercato di far parlare l’allenatore di play-off ed oggi è arrivata la dimostrazione che dobbiamo pensare solo alla salvezza. C’è il rischio di appiattirci e di ritrovarsi in una situazione di classifica complicata”. Ma Bucaro non demorde e si mostra speranzoso per la gara contro la Pro Vercelli:“Da parte nostra, mi auguro che c’è la possibilità di rifarci subito mercoledì. Fortunatamente abbiamo subito l’occasione per riscattarci, però abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti perché se cominciamo a destabilizzare l’ambiente poi diventa difficile perché si rischia di entrare in un situazione che può diventare poi poco piacevole”.

Giovanni Bucaro

Il tecnico dell'A.S. AVELLINO 1912 - GIOVANNI BUCARO

4 PUNTE PER PROVARE ALMENO A RAGGIUNGERE IL PARI – Passa poi ad analizzare le scelte tecniche, ritenute da alcuni errate: “Pensavo di mettere più peso la davanti con Lasagna e Thiam larghi e De Angelis più vicino a Zigoni, però abbiamo fatto confusione. Ci siamo intasati ed è diventata ancora più difficile, però il problema è che non riuscivamo a giocare quindi eravamo costretti a saltare un po’ il loro centrocampo e speravo di avere più appoggi dagli avanti per trovare qualcosa che ci potesse almeno far riequilibrare la partita.

Potevamo pareggiare e invece siamo andati sul 2-0. Per esempio il cambio di Malaccari: in quel momento noi non riuscivamo a giocare con il centrocampista basso perché era quasi impossibile per via delle pessime condizioni del terreno di gioco. Non avendo la possibilità di fare alcune geometrie, cercavamo di giocare più sulle punte. A quel punto il centrocampista in più non serviva”.

GIRONE DI RITORNO MOLTO EQUILIBRATO MA MONZA NON SOTTOVALUTATO – Avellino involuto rispetto al gara contro il Carpi, come se avesse preso il Monza troppo sottogamba: “Per noi era molto più importante la gara di oggi rispetto a quella contro il Carpi. Però poi le partite, ripeto, nascono strane. Abbiamo preso goal dopo 5minuti e non siamo stati capaci di riprendere la partita,  anche se il primo tempo abbiamo fatto sicuramente meglio del secondo. Alla fine però non credo che abbiamo preso la gara sottogamba. Ci sta, l’ho detto anche prima, se guardiamo i risultati, il girone di ritorno succede di tutto, mi risulta che anche il Foligno ha battuto il Sorrento, quindi non bisogna guardare la classifica. È vero che il Monza può essere una posizione di bassa classifica, ma nel girone di ritorno spesso ci sono partite strane, c’è un grande equilibrio e penso che oggi sia stato dimostrato.

A centrocampo  dovevamo essere un po’ più aggressivi , abbiamo sbagliato qualcosa ma anche perché non riuscivamo ad avere riferimenti, volevamo giocare ad una certa maniera ma non ci riuscivamo perché tenere la palla a terra era quasi impossibile. Ti faceva perdere tempo. Per loro era più facile perché comunque si difendevano, cercavano di tirarla avanti e sperare in qualche contropiede cosi come hanno fatto nel secondo goal quello dell’eurogoal di Tiboni”.

PARTITA FONDAMENTALE PER TANTI ASPETTI – Con questa sconfitta l’Avellino getta al vento l’occasione d’oro per riaprire il discorso playoff, ma anche quella per mettere la parola fine al discorso salvezza: “Per noi questa poteva essere una partita fondamentale per tanti aspetti: di sicuro avrebbe allontanato di parecchio la quint’ultima e ci avrebbe dato la possibilità di superare qualche squadra in classifica”. Chiude difendendo i suoi attaccanti: “Capita che qualcuno giochi mali e possa sbagliare la partita. Siamo in una categoria dove ci sono questi alti e bassi. Magari ci può essere la partita migliore, quella buona, quella meno, la prestazione meno sufficiente, una ottima, una insufficiente. Al di là degli attaccanti penso che tutta la squadra non ha giocato per come poteva giocare”.

Pietro Esposito