Dopo l’ennesima buona stagione in serie A dei clivensi, TuttoCalciatori.Net ha dato i voti ai gialloblu evidenziando che la base è buona per continuare a stupire ancora!

Stefano Sorrentino, anche quest'anno una garanzia (foto della rete)

Archiviata molto positivamente l’ennesima stagione in Serie A, il Chievo Verona si appresta a preparare la prossima annata che sarà come sempre carica di attese ed aspettative da parte dei tifosi gialloblu. Noi di “Tuttocalciatori.net” proveremo a stilare le pagelle della rosa clivense e cercheremo di valutare dei giocatori che hanno indubbiamente regalato all’ambiente forti emozioni e grosse soddisfazioni; il tutto quindi non può che far ben sperare per l’imminente futuro.

PORTIERI E DIFENSORI:

Stefano Sorrentino: voto 7. Il solito Sorrentino. Sempre sicuro negli interventi, concentrato e attento in ogni gara ma soprattutto carismatico: da molta sicurezza all’intero reparto difensivo e ad una squadra che ormai sembra non poter prescindere dalla sua personalità. SARACINESCA.

Christian Puggioni: voto 6. Gioca pochissimo, del resto davanti ha uno dei migliori portieri italiani. Quelle volte che viene chiamato in causa, soprattutto in Coppa Italia, dimostra ottime capacità. AFFIDABILE.

Nicolas Frey: voto 6.5. I continui acciacchi occorsi a Sardo gli consentono di giocare con continuità e lui non delude. Buona spinta e discreto in fase difensiva. Disputa una delle migliori stagioni da quando veste la casacca gialloblu. SICUREZZA.

Gennaro Sardo: voto 6. Peccato: volte che è riuscito a scendere in campo ha sempre fatto molto bene (un gol anche per lui). Infortuni e contrattempi vari hanno segnato non poco la sua stagione. SFORTUNATO.

Bostjan Cesar: voto 6. Gioca meno rispetto alle passate stagioni però quando viene chiamato in causa il suo lo fa sempre. Difensore centrale dalla grande prestanza fisica, cliente scomodo per qualsiasi attaccante. GARANZIA.

Marco Andreolli: voto 6.5. Baluardo della difesa. Difensore al quale il tecnico ha raramente rinunciato. Ormai è pronto per una grande squadra. AFFERMATO.


Francesco Acerbi: voto 7. Annata strana la sua: nella prima metà della stagione non viene praticamente mai schierato da Di Carlo, mentre nella seconda parte diventa imprescindibile. Tipico difensore moderno, attento e preciso in fase difensiva, forte fisicamente, abbastanza atletico e dotato di buona tecnica di base. Dopo mesi passati in sordina, dimostra tutto il suo enorme valore e si prende una grossa rivincita personale. DETERMINATO.

Bojan Jokic: voto 5.5. Discreta prima parte di stagione, poi patisce la concorrenza e gioca meno. DISCONTINUO.

Boukary Drame: voto 6.5. Una delle sorprese più belle della stagione: terzino sinistro molto fisico, abilissimo nelle azioni di spinta e concreto anche in fase difensiva, nella quale comunque deve migliorare. E’ abbastanza giovane e ha importanti margini di miglioramento, soprattutto adesso che si è adattato al nostro calcio. SORPRESA.

A questi si aggiungo coloro che hanno collezionato poche presenze e che pertanto risultano difficilmente valutabili: Lorenzo SquizziSantiago Morero, Davide Mandelli e Dario Dainelli.

 

CENTROCAMPISTI:

Kamil Vacek: voto 5.5. Ha l’attenuante di essere al suo primo anno nel nostro campionato. Non gioca moltissimo però dimostra di avere buone doti. RIMANDATO.

Luca Rigoni: voto 6. Da lui era lecito aspettarsi qualcosa di più. In mezzo al campo si fa indubbiamente sentire, da molta quantità e discreta qualità alla manovra della squadra, però il leggero calo nelle prestazioni rispetto all’anno scorso è stato evidente. Motivo: la folta concorrenza ha fatto sì che venisse sovente schierato in ruoli a lui non molto congeniali. GIUSTIFICATO.


Luciano: voto 6.5. 36 anni suonati e non sentirli. Il tutto negativamente condito da un infortunio grave che all’inizio della stagione si è abbattuto sul giocatore e che avrebbe messo in ginocchio anche un ragazzino. Ma “il Lucio” si è rialzato e dalla seconda parte della stagione ha cominciato a dare il suo abituale contributo: tanta corsa unita a buone qualità che spesso gli consentono di saltare l’uomo e creare superiorità numerica. L’età avanza, ma Lui sa essere ancora molto importante. ENCOMIABILE.

Michael Bradley: voto 7. La colonna vertebrale del Chievo targato Di Carlo: fa da punto di riferimento per i compagni, da schermo davanti la difesa che calamita tutti i palloni e fa ripartire le azioni con una qualità ed una naturalezza impressionanti. Sempre lucido e preciso con la palla tra i piedi, si rende sovente utile anche in fase di contenimento sfruttando una fisicità notevole. Ampi meriti vanno dati al “ds” Sartori che acquistando in estate questo roccioso centrocampista americano si è portato a casa un vero e proprio “top player”. IMMENSO.

Paolo Sammarco: voto 6. Torna al Chievo dopo la parentesi con la Sampdoria. Da alla squadra una buona dose di esperienza e incisività, inoltre viene spesso schierato in ruoli diversi senza mai sfigurare e dimostrando grande duttilità. ECLETTICO.

Paulo Cruzado: voto 6.5. Valutazione di incoraggiamento per un trequartista che, dopo un lungo e fisiologico periodo di ambientamento, riesce a dimostrare solo nell’ultima parte della stagione tutte le sue effettive qualità. Abile nell’uno contro uno e dotato di una visione di gioco notevole, Cruzado è dotato di un piede sinistro da “favola”, un piede molto “educato” che in qualsiasi momento può tirare fuori dal cilindro la giocata risolutiva che apre le difese avversarie. L’anno prossimo avrà sicuramente più tempo per dimostrare le sue capacità e siamo convinti che non ci deluderà. DA SCOPRIRE.

Perparim Hetemaj: voto 5.5. Valutazione simile alla precedente fatta per Rigoni. Da lui ci attendiamo qualcosa di più, però quando è in campo non manca mai per impegno ed abnegazione. Molto utile quando c’è da fare densità in mezzo al campo, del resto corsa e aggressività sono le doti che lo contraddistinguono. Chiaro come non sia riuscito a fare “breccia” nel cuore del tecnico ciociaro. VOLENTEROSO.

 

ATTACCANTI:

Alberto Paloschi: voto 6. Riesce a ritagliarsi un minutaggio importante. Quando è in campo corre, lotta, si sbatte, conclude……si sa però che il “pane” di ogni attaccante è il gol e il giovane Alberto deve sicuramente migliorare dal punto di vista realizzativo. Ha solamente 22 anni quindi il tempo per maturare e diventare un centravanti completo non gli manca. PROMETTENTE.

Cyril Théréau: voto 6.5. Arma in più del Chievo di quest’anno. Finalmente Di Carlo gli trova la collocazione nella quale meglio si esprime. Lui, che in passato veniva spesso schierato come prima o seconda punta, è esploso da trequartista: in questo ruolo Cyril sfrutta a pieno le sue ottime doti tecniche, di visione di gioco e anche da marcatore (ben 6 i gol per lui in campionato). Nei prossimi anni sarà uno dei punti di forza della squadra, ne siamo assolutamente convinti. PREZIOSO.

Davide Moscardelli: voto 6. Potremmo anche non valutarlo. Un grave infortunio lo tiene fuori dai campi per metà stagione. Considerando però le 4 segnature messe a segno nell’esiguo minutaggio collezionato, unite all’impegno e all’esperienza che mette ogni volta che scende sul rettangolo verde, non possiamo non dargli una valutazione sufficiente, un voto di solidarietà e stima. Avrà tempo e modo per rifarsi. IN CERCA DI RIVALSA.


Fernando Uribe: voto 5.5. Gioca pochissimo e a dire il vero non ne comprendiamo il motivo visto che questo atleta colombiano ha dimostrato, nelle poche apparizioni disputate, di possedere buoni colpi. Speriamo che il Chievo non lo scarichi troppo celermente perché il ragazzo è forte: le sue doti finora sono rimaste un po’ sopite, nell’ombra; bisognerebbe aspettarlo e valutarlo con cautela. Il talento c’è e deve solo emergere. MISTERIOSO.

Sergio Pellissier: voto 6. Eccoci al capitano. Quest’anno non è stato felicissimo per Sergio (solo 8 le marcature, per un giocatore che da anni andava abitualmente in doppia cifra). Però l’impegno e la voglia che questo attaccante valdostano mette in ogni partita sono veramente encomiabili. I compagni lo cercano sempre, sanno che possono sempre contare sul loro capitano e lui dalla sua si sbatte in continuazione per dare una mano alla squadra, per farla salire, rifiatare e per portarla alla vittoria. E’ vero, rispetto agli altri anni è mancato in zona gol, però per il resto non gli si può imputare niente. Ormai il Chievo Verona e Sergio Pellissier sono una cosa sola. LEADER.

Non giudicabili invece i due giovani molto promettenti Francesco Grandolfo e Radoslav Kirilov (entrambi classe ’92). In futuro avranno tempo e modo anche loro per mettersi in mostra.

 

Ed ora sotto con l’ ALLENATORE:

Domenico Di Carlo: voto 7. Il buon Chievo di quest’anno è tanta “farina del suo sacco”. Trasmette alla squadra uno spirito combattivo, mai rinunciatario e sempre competitivo. Il Chievo si sta “sprovincializzando”: i gialloblu ormai non si limitano a difendere e a giocare sempre e solo in contropiede o di rimessa, ma cercano sovente di imporre il loro gioco sfruttando le qualità che in molti effettivi di certo non mancano. Di Carlo è stato bravo anche sotto altri due punti di vista: ha lavorato molto sodo dal punto di vista psicologico trasmettendo ai giocatori uno notevole consapevolezza nei loro mezzi e nelle loro potenzialità e ha avuto delle intuizioni tattiche decisive, da grande allenatore (vedi lo spostamento di Théréau sulla trequarti o la fiducia data a Drame, per citarne un paio). Chievo Verona e Domenico di Carlo: un “matrimonio” che, per il bene di tutti i clivensi, speriamo duri il più a lungo possibile.


Nicola Ledri