Lo Stadio Italia da ristrutturare, la squadra da rimodellare e i problemi societari che solo l’MSC può risolvere. A Sorrento saranno mesi caldissimi!

Il presidente Gambardella

Il presidente Mario Gambardella(foto Sorrentocalcio.com)

Sorrento– Che in penisola sorrentina l’estate sia sinonimo di caldo è risaputo, con le spiagge stracolme di turisti e il mare sempre accogliente. Da un paio d’anni il destino calcistico del Sorrento sembra adeguarsi al luogo, ma stavolta la temperatura non conta. Gli sportivi, infatti, devono convivere coi soliti dubbi sul futuro del club di via Califano, che dopo l’ennesimo sogno sfumato della B non appare limpidissimo come il già citato mare. Nei prossimi giorni conosceremo se (e soprattutto in che modo) lo sponsor principale, l’MSC Crociere, continuerà ad aiutare la società nel tortuoso e difficile campionato di Lega pro. Ecco il primo punto fermo: è fondamentale l’apporto e la tenacia dell’armatore Gianluigi Aponte.

Altrettanto importante, in successione, è la famiglia Gambardella, proprietaria del Sorrento Calcio: si vociferava di un loro addio per un interessamento all’Avellino o alla Nocerina, ma tali notizie sono state immediatamente smentite. C’è poi il problema stadio: ormai il famigerato Campo Italia è ufficialmente inagibile per le gare di terza serie, e di conseguenza bisognerà trovare un nuovo impianto per gli incontri casalinghi: si parla con veemenza del Giraud di Torre Annunziata. Nel frattempo, al Campo Italia dovrebbero partire quei lavori attesi da decenni per migliorare tribune, curve, spogliatoi, sala stampa, parcheggi e tutto il resto. Insomma, sarebbe una vera rivoluzione per il Sorrento: ma noi continuiamo a usare il condizionale… Già, perché conoscendo l’ambiente politico e sociale della zona francamente dubitiamo ancora dell’effettiva volontà di agire in questo senso. Insomma, siamo tutti un po’ come San Tommaso: finche non vedremo coi nostri occhi gli operai al lavoro…


E la squadra? Chiaro che l’aspetto tecnico, anche se momentaneamente accantonato, deve comunque avere una linea guida. Il nuovo progetto sarà ancora ambizioso o, con i problemi sopracitati, ci si accontenterà di un campionato di transizione? Forse è meglio essere realisti e propendere per la seconda ipotesi; magari puntare su un manipolo di giovani e qualche marpione della categoria. Del resto, molti big stanno giustamente guardandosi intorno: Ginestra è corteggiato da Spezia, Avellino e Benevento, Rossi dalla Ternana, Romeo dal Sassuolo e Croce da diversi club di serie B. Altri come Carlini, invece, sono in scadenza di contratto e aspettano chiarimenti. Il nuovo allenatore non sarà quasi certamente Ruotolo, che non ha convinto. Al suo posto, potrebbero essere presi in considerazione giovani emergenti come Gianluca Grassadonia o Giovanni Ferraro.

Lucio Iaccarino