Disastroso il Napoli che subisce una sonora sconfitta per mano del Chievo Verona, disputando una partita orribile.

de sanctis

de sanctis (foto dalla rete)

Squadra senza mordente, disunita, senza anima, il Napoli dimostra di non essere all’altezza delle sue velleità scudetto perdendo ancora una volta, come da tradizione, la trasferta di Verona contro il Chievo. Il Milan si avvicina sempre di più alla squadra di Mazzarri che sembra ormai a corto di idee con la squadra totalmente fuori controllo.

Ecco le pagelle del Napoli:

DE SANCTIS 3: Colpevole sull’ 1-0 di Dramè, quando non va nemmeno vicino a prendere un pallone calciato da ben 30 metri. Anche il secondo gol, il 2-0 di Thereau, se lo porta sulla coscienza.

CAMPAGNARO 6: Unico nel pacchetto arretrato azzurro a garantire una certa qualità e continuità di rendimento. Esce spesso palla al piede facendo ripartire l’azione.

ROLANDO 5,5: Non parte benissimo apparendo piuttosto timido ma con l’avanzare dei minuti

GAMBERINI 5,5: Fa il suo lavoro nella prima frazione di gioco restando coinvolto nel generale rimbambimento della squadra azzurra. (Dal 46’ DZEMAILI :5 )

MAGGIO 4: Annullato e distrutto da Dramè, perde tutti i confronti diretti con l’avversario e non riesce mai a dare profondità sulla destra.

BEHRAMI 5: Non una buona prova, nonostante la grande intensità sbaglia troppi palloni regalandoli agli avversari.


INLER 4: Solito primo tempo inguardabile, sbaglia tutti i palloni che passano tra i suoi piedi e non fa filtro a centrocampo. (Dal 56’ ARMERO :6 )

ZUNIGA 5,5: Sembra in buona forma fisica ma viene trascinato nella mediocrità della squadra. (Dal 62’ PANDEV :5 )

HAMSIK 4,5: Sembra l’ombra di se stesso. Non riesce ad incidere sulla partita sbagliando molti passaggi senza risultare mai nel vivo dell’azione.

INSIGNE 6: Ci prova, predicatore nel deserto, per tutto il primo tempo a cercare di dare una spinta alla squadra. Nella ripresa si rassegna adeguandosi alla mediocrità generale.

CAVANI 4: Decisamente l’ombra del micidiale bomber visto nella prima parte del campionato. Sbaglia gol che un tempo non avrebbe mai mancato. Sbaglia addirittura il calcio di rigore che avrebbe potuto riaprire la partita.

 

Nicola Mirone