La squadra umbra ha vinto il campionato di Serie D girone E andando oltre ogni pronostico.

La tribuna dello "Stadio San Bartolomeo" di Castel Rigone (foto ascastelrigone.com)

La tribuna dello “Stadio San Bartolomeo” di Castel Rigone (foto ascastelrigone.com)

A volte si dice che il piccolo è bello, nel caso del Castel Rigone possiamo affermare che il piccolo è vincente. Stiamo parlando della squadra umbra che ha vinto il raggruppamento E della Serie D ed è salita nei professionisti sopravanzando società ben più blasonate come Viterbese ed Arezzo, solo per citarne qualcuno. La storia della formazione del presidente Brunello Cucinelli è molto giovane essendo nata nel 1998 dopo l’avvento dell’uomo del cashmere che un bel giorno, insieme ad altri amici uniti dalla passione per lo sport, decise di fondare una formazione dalla categoria più bassa del calcio italiano (la Terza) e nel corso del tempo l’ha portata a vincere tornei su tornei fino a raggiungere, nel 2009, la promozione nel massimo campionato dilettantistico. Quest’anno il grande salto nei professionisti, una vera e propria impresa. La grandezza della cosa  dove risiede? Nel fatto che la città di Castel Rigone è una frazione di Passignano sul Trasimeno che conta soltanto 400 abitanti! Ecco che il Castel Rigone Calcio diventa la più piccola realtà del panorama calcistico professionistico italiano!


Dopo l’avvento in Serie D il presidente Cucinelli aveva più volte ripetuto che per Castel Rigone quella poteva essere la giusta categoria vista la piccolissima realtà che è ma quando, in questa stagione, si è trovato a lottare per la vittoria finale, non si è tirato di certo indietro perché l’appetito vien mangiando e ha fatto di tutto per centrare l’obiettivo. E dire che gli umbri erano partiti molto male con cinque sconfitte nelle prime sette gare, cammino che non lasciava presagire nulla di buono, poi l’avvento di mister Federico Giunti, l’uomo dei 17 risultati utili consecutivi che ha portato i biancoblu a respirare aria nuova, aria di alta classifica. Nelle ultime giornate, però, il rapporto tra mister e società non era più idilliaco ed il presidente ha deciso di affidare la panchina al Ds Luca Quarta e i risultati gli hanno dato ragione. Gli uomini che hanno trascinato i biancoblu verso la promozione sono stati gli attaccanti Marco Agostinelli e Dario Pietro Tranchitella (l’uomo del rigore decisivo realizzato contro lo Scandicci) con 11 gol a testa. Il Castel Rigone ha vinto ma lo ha fatto senza proclami, mantenendo sempre un  basso profilo.

Il presidente Brunello Cucinelli

Il presidente Brunello Cucinelli

Ora la II Divisione ed il primo problema da affrontare è lo stadio: il “San Bartolomeo” è stato costruito a misura del paese e può contenere, nella sua bellissima tribuna tutta rivestita in legno, solo 300 spettatori. Cucinelli si dice fiducioso sul fatto che la sua squadra giocherà lì anche nei professionisti: “Pochi giorni fa c’è stato il sopralluogo dei tecnici della Lega Calcio se tutto andrà come deve il San Bartolomeo continuerà ad essere il nostro campo. Il mio sogno è uno stadio senza barriere, vorrei un calcio a misura d’uomo con partite il sabato pomeriggio, in modo che le famiglie la domenica possano stare insieme.”

In bocca al lupo agli umbri e chiudiamo come abbiamo aperto: Castel Rigone, quando il piccolo è anche vincente!

Enrico Tassotti