A Salerno si è consumata una delle pagine più brutte della storia moderna del calcio

A Salerno una delle pagine più brutte mai scritte nella storia del calcio (foto dalla rete)

A Salerno una delle pagine più brutte mai scritte nella storia del calcio (foto dalla rete)

Salerno, 10/11/2013   Quando il gioco del calcio diventa ostaggio della violenza inaudita di pochi (circa duecento menti malate che con il calcio nulla hanno a che fare) sarebbe bene mettersi una mano sulla coscienza e riflettere sulle responsabilità. La farsa che si è consumata ieri allo stadio “Arechi” di Salerno non conosce precedenti nella storia del calcio italiano; forse soltanto a Bacoli in serie D, qualche anno fa, accadde qualcosa di vagamente analogo e sempre con la Salernitana (allora denominata Salerno Calcio) spettatrice non pagante dell’accadimento.

Non è nostra premura ricostruire tutta la storia che ha portato alla sospensione del derby fra Salernitana e Nocerina al 22′ circa della prima frazione di gioco ma è nostro dovere far luce su tutto ciò che è accaduto attorno a questo evento, per i nostri lettori innanzitutto, che ha segnato la pagina più orribile della storia recente del calcio italiano.

"Rispetto per Nocera" cosi i calciatori della Nocerina in campo nel derby (Miccio/TuttiCalciatori)

“Rispetto per Nocera” cosi i calciatori della Nocerina in campo nel derby (Miccio/TuttiCalciatori)

E’ risaputo che, a seguito delle vigenti norme di sicurezza, il derby dell’Arechi è stato vietato ai tifosi ospiti della Nocerina fidelizzati in massa e quindi assolutamente liberi di seguire la propria squadra in trasferta senza particolari restrizioni; ebbene, se il senso della Tessera del Tifoso è esattamente quello di poter seguire la propria squadra anche in trasferta senza problemi, perchè vietare tale diritto ad una tifoseria che possiede tutte le carte in regola per poterlo fare?

Non si era forse parlato di segnali distensivi da far assimilare ai tifosi durante le tappe di avvicinamento dei tanti derby che seguiranno quest’anno in Lega Pro soprattutto in Campania? Certo, i circa duecento estremisti ultras nocerini vero è che nulla hanno a che fare con il calcio ne’ con il resto della tifoseria molossa, sempre vicina in massa ai colori rossoneri in maniera del tutto non violenta ma d’altronde si sa, per lo sbaglio di pochi a pagarne le conseguenze devono sempre essere tutti.

Ore 10 di domenica mattina, una frangia di facinorosi ultras raggiunge la Nocerina in ritiro a Mercato San Severino minacciando di morte i giocatori rossoneri: “Se vi azzardate a scendere in campo senza la nostra presenza ve la faremo pagare molto cara”.

Chiunque possieda una connessione ad internet può andare sul sito ufficiale della Nocerina e dare uno sguardo all’età media della squadra attuale; stiamo parlando di ragazzini per lo più. Perchè mai, un giovane calciatore che milita in una squadra di calcio professionistico, dovrebbe rischiare la vita per fare ciò che ama fare? Questa è una delle tante domande retoriche che crediamo non avranno mai una risposta concreta.


Secondo il Questore di Salerno Antonio De Jesu, subentrato a Roca tre anni e mezzo orsono, non ci sarebbero ne’ vincitori ne’ vinti in questa vicenda. Lo stesso ci tiene a sottolineare come, all’interno ed all’esterno dello stadio, il presidio delle autorità competenti da lui stimato in circa 200 unità abbia mantenuto le condizioni del match in assoluta sicurezza. Ebbene, ergegio Questore, tali autorità competenti dov’erano mentre un folto numero di ultras della Salernitana presidiava Via Allende intorno alle ore 12 dinanzi alla Pizzeria Salernitana per la “caccia al nocerino” controllando auto per auto e congestionando pesantemente il flusso di automobili dirette verso lo stadio?

Non abbiamo motivo di dubitare delle Sue parole, anche perchè traccia dei tifosi nocerini in prossimità dello stadio Arechi non ce ne sono mai state. Non sarebbe stato meglio prevenire questa situazione piuttosto che doverla curare a sviluppi in corso? Se i segnali sui social network e nei blog dei tifosi in generale rappresentavano una fonte fortemente preoccupante da non trascurare su possibili atti di violenza, non sarebbe stato meglio rinviarlo questo derby?
Uno scempio andato in diretta a livello nazionale dove tutti hanno potuto guardare la farsa che si andava consumando con i giocatori ospiti pesantemente condizionati e ‘quasi’ costretti a scendere in campo pur di salvare quelle poche apparenze rimaste.

Ds della Nocerina Gigi Pavarese (Miccio/TuttoCalciatori)

Ds della Nocerina Gigi Pavarese (Miccio/TuttoCalciatori)

Intanto, in quello che potremmo definire “post-partita”, il direttore generale della Nocerina Pavarese ha dichiarato quanto segue:“Sono qui per comunicare il protrarsi del silenzio stampa per tutti i tesserati della Nocerina. Inoltre comunico che tutti i dirigenti sono dimissionari da questo momento.”

In giornata, sono state rassegnate le dimissioni anche del tecnico Gaetano Fontana assieme a tutto lo staff tecnico; dimissioni dapprima accettate e, successivamente, prontamente respinte dalla Società con questo comunicato

L’A.S.G. Nocerina S.r.l., in merito ai fatti di domenica 10 novembre, comunica di attendere con la massima serenità gli esiti delle indagini e le conseguenti decisioni che saranno prese dagli organi competenti. Nel ribadire il silenzio stampa a tempo indeterminato, l’Asg Nocerina comunica contestualmente di aver rigettato le dimissioni del direttore generale Luigi Pavarese, del tecnico Gaetano Fontana e dei suoi collaboratori, invitati fin da subito a riprendere nuovamente le proprie funzioni per poter garantire massima trasparenza e lealtà nel regolare svolgimento del campionato in corso.”

La Lega Pro ha chiesto i danni oltre a costituirsi parte civile, ma vogliamo parlare della risposta del dg della Lega Ghirelli che, a specifica domanda da parte di un collega giornalista su eventuali confronti con dirigenti di Nocerina e Salernitana ha preferito rispondere con:”Passi alla domanda di riserva.”

La credibilità di questo calcio “malato” è pesantemente in bilico, ma certamente non dopo i fatti i ieri a Salerno.

Mario Miccio