A rischio la gara di domenica prossima contro il Matelica
Tanto tuonò che piovve! E’ questo quello che è accaduto al Sulmona, squadra abruzzese neo promossa nel campionato di Serie D e attualmente in zona playoff nel girone F. Nei giorni scorsi vi avevamo riportato la notizia della clamorosa protesta dei calciatori che non percepivano i rimborsi e non riuscivano ad avere un contatto con il presidente Scelli. Gli atleti avevano minacciato lo svincolo di massa se non fosse accaduto qualcosa.
Ebbene questa minaccia si è tramutata in fatto e ieri, martedi 17 dicembre ultimo giorno utile per entrare nella lista, se ne sono andati tutti anche quelli della juniores nazionale. In pratica il Sulmona Calcio non esiste più. Non ci sono neanche più gli allenatori Aldo Mecomonaco e Aldo Di Corcia, esonerati. L’unico che non ha voluto andarsene è lo storico capitano Alfredo Meo. I calciatori ieri erano andati nella sede di piazza XX Settembre a protestare per chiedere alla proprietà del presidente Maurizio Scelli l’ottenimento dei rimborsi ma non hanno ottenuto nulla.
E ora? A questo punto non si sa come verrà affrontata la prossima gara con il Matelica che naturalmente è a forte rischio. Ma come si è arrivati a questa triste fine? Il tutto inizia al momento dell’iscrizione al campionato che viene pagata senza la fidejussione. Il Presidente Scelli nei mesi scorsi ha sondato l’imprenditoria di Sulmona ma non ha ricevuto nessuna risposta e si è reso conto che la stessa città non poteva permettersi una squadra che costa circa 60 mila euro al mese con calciatori fuori regione che percepiscono dei bei soldini e a quel punto ha mollato tutto. Un vero peccato. Quella del Sulmona è un’altra pagina nera del calcio italiano e di una serie D che mai come quest’anno sta salendo agli onori della cronaca per fatti che col calcio giocato c’entrano poco.