La rubrica di Tuttocalciatori.Net “LO SVINCOLATO” dà voce ai calciatori in cerca di squadra.

Terzo appuntamento stagionale della rubrica “LO SVINCOLATO” che permette ai calciatori senza contratto di avere una vetrina sul nostro portale. Protagonista questa volta è il 23enne portiere Mattia Scalabrin che nonostante la sua giovane età ha già ben otto campionati alle spalle. Ha giocato in tre categorie diverse ed aspira a crescere ancora. Contemporaneamente si sta costruendo un futuro fuori dal campo sempre in ambito sportivo. Davvero lodevole il suo impegno.

Ciao Mattia, è la prima volta che ti trovi nello status di svincolato nella tua carriera?
“Ciao e grazie dell’opportunità, purtroppo non è la prima volta: nella stagione 2010-2011 avevo possibilità concrete di riuscire ad andare a giocare in Lega Pro, avevo avuto dei contatti con alcune società ma purtroppo la crisi economica mi ha messo i bastoni tra le ruote. Quell’anno sono fallite ben 21 squadre in lega Pro e moltissime altre in serie D, lasciando liberi sul mercato moltissimi giocatori oltre a me.

A settembre, dopo varie trattative e diverse traversie mi sono ritrovato senza squadra e sono rimasto fermo fino a dicembre per poi scendere con grande sconforto in promozione, quello fu sicuramente il periodo peggiore della mia carriera, ne uscii alla grande l’anno successivo grazie a tanto impegno e un po’ di fortuna, speriamo di trovare squadra al più presto e che questa situazione non si ripeta!”



Nonostante tu sia abbastanza giovane, hai ben otto campionati alle spalle. Quale è magari quello che ti ha lasciato i ricordi più belli?

“Ogni campionato è speciale a modo suo, ho moltissimi ricordi piacevoli legati ad ogni annata ma forse il più bello e che mi ha regalato più emozioni è la stagione 2008/09, quando avevo 18 anni e ho giocato la prima stagione da portiere titolare in Serie D. Quell’anno incontrammo diverse difficoltà ma nonostante tutto riuscimmo a salvarci ai play out, a Trento contro il Trento calcio, vincendo da sfavoriti davanti a più di 2000 spettatori. Un altro bellissimo ricordo è la vittoria del Torneo Viola riservato alle rappresentative dei gironi di Serie D; in quel torneo, con la rappresentativa del girone C lo vinsi giocando tutte le partite tranne una, la prima. Ancora adesso conservo la maglia con cui vincemmo.”

Tu ricopri il ruolo di portiere che in campo è molto delicato, pensi che la regola degli under possa averti danneggiato nella tua carriera?
“Sono dell’idea che la regola degli under mi abbia danneggiato più che favorito. È vero, a 16 anni ho avuto la mia occasione in serie D e per gli anni successivi ho potuto collezionare moltissime presenze in quarta serie. In questo sicuramente la regola mi ha aiutato. Purtroppo dai 20 anni in poi mi ha chiuso le porte della D e ha reso più complicato trovare squadra. La cosa che più mi dispiace è che un portiere ha tempi di maturazione più lenti rispetto ad un altro calciatore e si può dire veramente maturo intorno ai 24 anni. Dovendo essere sincero, a ventiquattro anni sento che valgo almeno 10 volte il portiere che ero a 18 ma, nonostante questo, sono costretto a giocarmi le mie carte in categorie, solo sulla carta, inferiori rispetto la serie D.”

Perché una squadra dovrebbe affidarsi a te, ossia quali sono i tuoi punti forti?
“Sono dotato di buona esplosività, elevazione, coordinazione, reattività e velocità. Tra i pali risulto molto efficace, inoltre una buona lettura situazionale e un buon dinamismo mi permettono di essere molto efficace anche nelle uscite sia alte che basse. Come modo di giocare mi ispiro a Casillas e Handanovic ma mi piacerebbe, nelle prossime stagioni, crescere nel gioco coi piedi e aiutare di più la mia difesa giocando molto alto come sta giocando Neuer a questi ultimi mondiali.”


Quali sono le tue aspirazioni per il futuro? Ossia in quale categoria o zona d’Italia vorresti giocare?
“Il mio obiettivo resta tutt’ora quello di giocare nei professionisti ma attualmente, per motivi di studio, la mia priorità è trovare una squadra, tra la Serie D e la Promozione, nella città di Roma dove poter continuare ad inseguire il mio sogno di diventare un calciatore professionista e allo stesso tempo poter seguire il master in Health and Physical Activity presso l’università del Foro Italico senza dover pesare economicamente sulle spalle dei miei genitori.”

Ringraziamo Mattia Scalabrin per il tempo che ci ha dedicato, gli auguriamo di trovare presto una squadra e gli facciamo anche l’in bocca al lupo per il suo futuro fuori dal rettangolo di gioco.

Enrico Tassotti

Sei SVINCOLATO e
cerchi squadra?
Scrivi a: redazione@tuttocalciatori.net