Promessa nelle giovanili della Sampdoria è scivolato in Lega Pro dopo un brutto infortunio. La rinascita a Caserta dove ha disputato una stagione pazzesca ed essendo in scadenza di contratto il suo ritorno in Serie B sembra scontato.
Quando una stagione può segnare la tua rinascita, è accaduto al difensore Gianluigi Bianco, autore di un grande campionato in Lega Pro con la maglia della Casertana dopo alcune stagioni difficili che gli avevano fatto perdere l’opportunità di esordire con la Sampdoria, squadra della sua città e per la quale fa il tifo.
Gianluigi partiamo dai tuoi primi passi nel mondo del calcio.
“Sono genovese e tifoso della Samp per cui potete immaginare quanto è stato bello per me poter fare tutta la trafila nel settore giovanile blucerchiato. Sono arrivato fino alla Primavera dove ho vinto nello stesso anno lo scudetto e la Coppa Italia. Poi sono andato via in prestito”.
Eh già Empoli con Baldini allenatore ma soprattutto Sassuolo dove sei stato autore di un’ottima annata.
“Si ad Empoli ero giovanissimo e ho fatto una decina di partite. L’anno seguente invece ho avuto la fortuna di incontrare mister Stefano Pioli. Puntò su di me e lo ripagai con un buon campionato che mi permise di ottenere la convocazione in Under 21 e di tornare alla Samp dove speravo di esordire in prima squadra”.
Fermiamoci un secondo, che rapporto hai con Pioli?
“Un rapporto splendido, lo considero un allenatore preparatissimo ed un grande uomo, carismatico e serio. Ancora oggi ci sentiamo per salutarci, mi è rimasto nel cuore”.
L’anno seguente però l’esordio con la Samp non ci fu.
“Purtroppo no, dopo i preliminari di Champions mi dissero che dovevo andare di nuovo in prestito e così tornai al Sassuolo dove però la situazione era cambiata. C’era Arrigoni che fu esonerato ed arrivò Gregucci. Ero spesso in panchina così andai a Frosinone a gennaio”.
L’anno seguente non fu entusiasmante e così hai deciso di ripartire dalla Serie C.
“Si scelsi il progetto dell’Avellino e scelsi bene perchè vincemmo il campionato con mister Rastelli. Purtroppo però in primavera subii un brutto infortunio, uno strappo al retto femorale che mi precluse il finale di stagione e tutta la preparazione estiva tanto che decisi di non accettare un paio di offerte dalla B perchè ero con le stampelle e volevo prima rimettermi. Purtroppo ci misi 6 mesi per tornare a giocare e così sono ripartito di nuovo dalla Serie C, precisamente dal Castel Rigone“.
Un ottimo campionato e la successiva chiama della Casertana, ecco che arriva la stagione perfetta.
“Ho potuto fare finalmente tutta la preparazione estiva, sentivo la fiducia dei tifosi, del presidente e dell’allenatore che tra l’altro è proprio Gregucci. Ho fatto un ottimo inizio di campionato segnando 5 gol in poche giornate”.
A gennaio potevi tornare in Serie B ed invece hai deciso di declinare le offerte, come mai?
“Per riconoscenza verso Caserta, la Casertana ed il suo presidente che per me è stato un secondo padre. Qui mi hanno trattato davvero bene e non potevo abbandonare questa piazza a metà stagione anche perchè ero convinto che si poteva fare molto bene. Siamo partiti per salvarci ed invece siamo arrivati ad un passo dai play off”.
C’è tanta delusione per non aver vinto a Salerno, avreste ipotecato i play off.
“Purtroppo è un derby molto sentito ed in più all’andata lo persero per un rigore concesso al 93′. C’era quindi voglia di riscatto nonostante avessero appena ottenuto la matematica promozione in Serie B ed alla fine abbiamo strappato solo un pareggio. Peccato ma comunque il campionato della Casertana è stato da applausi, i tifosi ci hanno trattati come eroi”.
Ed ora? Sei in scadenza di contratto, è il momento di tornare in Serie B?
“Ora mi riposo perchè ci meritiamo un pò di vacanza. Poi deciderò con il mio procuratore quale sarà il mio futuro. Certo lasciare Caserta mi dispiace da morire ma prima voglio attendere e valutare tutto… non si sa mai”.
Qual’è il sogno da calciatore di Gianluigi Bianco?
“Il mio sogno è di esordire con la Samp. Ci sono andato vicino e forse me lo meritavo anche ma non è avvenuto. Lavoro duramente ogni giorno e non si sa mai che prima o poi possa coronare questo sogno”.