Da cinque mesi gioca in Serie D eppure su di lui ci sono già gli occhi di tantissime squadre.
Tra Marche e Abruzzo si parla molto bene di Davide Di Pasquale. Difensore centrale, classe ’96, è stato scoperto dal Pescara circa due anni fa. Un paio di stagioni nelle giovanili del club biancoazzurro e poi il prestito in Serie D al Giulianova. Trasferitosi a gennaio è diventato subito titolare mettendosi in mostra per la grande personalità e il senso della posizione, doti che hanno richiamato tanti osservatori che puntualmente arrivano al “Rubens Fadini” per studiarlo. Quale sarà il suo futuro? Per ora di certo c’è solo che il ragazzo è di proprietà del Pescara e quindi in estate si capirà quale casacca indosserà nella prossima stagione. Lo abbiamo intervistato per capire come sta vivendo questi primi mesi lontanto dal calcio giovanile.
Davide come sei arrivato a Pescara?
“Il Pescara mi ha scovato quando avevo 14 anni e giocavo nella squadra del mio paese, Sant’Omero, un piccolo centro in provincia di Teramo. E’ Arrivata questa importante proposta e così mi sono trasferito a Pescara dove ho iniziato la trafila nel settore giovanile. Mi sono trovato da subito molto bene”.
Da gennaio prima esperienza in un campionato non giovanile. Che impressioni stai avendo a Giulianova?
“Ho trovato tantissime differenze tra il campionato Primavera e quello di Serie D. La cosa che più mi ha colpito è che nei campionati giovanili non c’è l’ansia del risultato, della ricerca della vittoria mentre ora contano soprattutti i 3 punti. Ovviamente ci sono molte più pressioni proprio per questo motivo”.
Sei un difensore centrale mancino. A chi ispiri e qual’è il tuo sogno da calciatore?
“Mi ispiro a Thiago Silva, un campione che ha come caratteristiche principali cattiveria e personalitá. Spero di arrivare prima o poi a giocare nei professionisti cercando di migliorare quotidianamente come fanno i grandi giocatori”.
Il tuo approdo tra i “Pro” sembra scontato viste le tante richieste che hai.
“Al momento non ci penso, sono concentrato sul campionato del Giulianova che sta ormai terminando avendo raggiunto la salvezza come ci eravamo prefissati. L’importante ora è colmare le mie lacune”.
C’è una persona che ti ha aiutato a crescere come calciatore?
“Oltre alla mia famiglia, che mi ha permesso di coltivare questo sogno facendo dei sacrifici e ai vari mister che mi hanno dato molti consigli per farmi maturare, vorrei rigranziare in particolar modo il mister Dario Di Giannatale che mi è stato sempre vicino nei momenti piu difficili. E’ stato un grande come calciatore ma è anche una grandissima persona, leale e sempre disponibile”.