17 anni e una stagione da protagonista al Manfredonia.
A Manfredonia gioca un ragazzino niente male. Giuseppe Molenda, 17 anni, ha disputato un ottimo campionato con la squadra pugliese in Serie D mettendo in luce il suo talento e le sue qualità in mezzo al campo. Milita nella Nazionale Under 18 di Serie D con cui ha vinto il Torneo Roma Caput Mundi lo scorso marzo. E’ insomma un calciatore molto interessante che in queste vacanze estive passa il tempo con i suoi amici, tra qualche uscita e partite a calcetto. Ci abbiamo fatto due chiacchiere…..
Giuseppe, giovanissimo, eppure hai già un campionato di Serie D ben giocato nel tuo curriculum
“Quest’anno mi sono misurato per la prima volta con il campionato di Serie D, una dura prova, ma posso dire di aver fatto del mio meglio”.
25 presenze a 17 anni non sono poche, vuol dire che hai già le qualità per poter ben figurare
“Potevo collezionarne anche di più se non fosse stato per problemi fisici nel finale di stagione. Comunque sono soddisfatto e contento”.
Hai anche segnato un gol alla Cavese. E’ stato il tuo momento più bello quello?
“Ricordo il gol come uno dei momenti più belli, assieme alla convocazione nella Selezione Under 18 di Serie D di Vittorino Mauri. Il debutto è stato eccezionale. Indimenticabile per me, non ci potevo credere”.
Chi dei tuoi compagni dell’Under 18 ti ha impressionato di più?
“Sicuramente Giovanni Somma. E’ minuto ma una vera scheggia e tecnicamente validissimo. E’ il più forte della rappresentativa al momento secondo me. Con lui è nata anche una bella amicizia”.
Hai ricoperto più di un ruolo, ma dove ti trovi meglio a giocare?
“Ho giocato da trequartista nel 4-3-2-1, ma ho fatto anche la punta centrale e l’esterno d’attacco. Mi so adattare ma il mio ruolo preferito è la mezza punta dietro un attaccante. Mi piace svariare su tutto il fronte d’attacco e questo ruolo ti fa esprimere il meglio”.
A chi ti ispiri?
“Il modello di trequartista che più mi piace è Mesut Ozil. Ma il calciatore che più mi è piaciuto negli anni è stato Andriy Shevchenko “.
Nella prossima stagione giocherai ancora a Manfredonia?
“Forse. Al momento la società deve riorganizzarsi. Mi piacerebbe restare ma solo se ci fosse un progetto serio. Altrimenti andrei altrove”.
Hai ricevuto proposte?
“So di qualche interessamento, ma nulla di concreto per ora. Nei prossimi giorni potrebbero esserci novità”.
Per concludere un parere sul panorama dei giovani calciatori italiani. Le squadre italiane continuano a investire sugli stranieri invece di puntare su prodotti nostrani. Cosa ne pensi?
“Penso che i club italiani dovrebbero investire di più su di noi. L’Italia è piena di talenti che non sono molto considerati e costretti a mangiare polvere nelle categorie inferiori, quando tante formazioni Primavera sono infarcite di stranieri, africani e sudamericani in particolare, a cui i nostri non hanno niente da invidiare”.
Non ci resta che sottoscrivere in pieno.
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