Il capitano dell’Under 19 azzurra è un talento cristallino.
Alla Roma ne sono sicuri tutti. Non ci sono dubbi. Lorenzo Pellegrini diventerà un grande della storia giallorossa. Sulle orme delle stelle che dalla Primavera sono arrivati in prima squadra per scriverne la storia. Come loro, anche lui romano e romanista dichiarato. E’ lui il futuro.
Pellegrini pare a tutti gli effetti il naturale erede di Daniele De Rossi. Regista dai piedi buoni, forse anche più rapido, sa confezionare assist e fare gol. Aveva mosso i primi passi da attaccante. Meravigliosa la sua rete nei quarti di finale di Youth League al Machester City. Un gran gol dalla distanza che si insacca sotto il sette. Alla De Rossi appunto. L’altro De Rossi, Alberto, il papà di Daniele suo allenatore, lo ha anche schierato nella posizione di esterno nel centrocampo a tre, in cui si è mosso egregiamente.
Diversi sono i suoi estimatori e tanti club, soprattutto di B, gli hanno messo gli occhi addosso. E sembra che debba andare a farsi le ossa in qualche piazza della serie cadetta, ma farebbe comodo come rincalzo anche all’attuale rosa. La scuola Roma non tradisce visti i molti talenti, nostrani, sfornati dalla società giallorossa da anni a questa parte. Merito di una società che sa investire nel vivaio e di un tecnico come Garcia che non ha paura di concedere spazi ai giovani più interessanti. Pellegrini ha già bagnato il suo esordio in Serie A a marzo, a Cesena, in una gara delicatissima e vinta dai giallorossi.
In Coppa Italia era stato già protagonista con una doppietta all’Atalanta che mandò la Roma a giocarsi la finale in un derby contro la Lazio vinto dai biancocelesti di Simone Inzaghi. Derby che si replicherà venerdì per la semifinale del Campionato. C’è un’altra pagina da scrivere per la nuova stella del calcio romano.