Nicola Mancino dopo l’esperienza di Caserta è l’uomo più ricercato della Lega Pro.

Nicola Mancino, l'uomo mercato della Lega Pro

Nicola Mancino, l’uomo mercato della Lega Pro

In Lega Pro c’è un giocatore che sta scatenando una vera e propria lotta di mercato: Nicola Mancino, il ragazzo che ha esordito in Serie B a soli 16 anni con la maglia del suo amato Napoli. Ora, arrivato a 31 anni, Mancino è pronto ad una nuova sfida ed ha già salutato la Casertana. Un saluto, però, che potrebbe non suonare come un addio definitivo. Noi lo abbiamo intervistato e le sue parole parlano chiaro.

Nicola, a livello personale sei stato protagonista di una grande stagione con la Casertana. C’è rammarico, però, per aver visto sfumare all’ultimo l’obiettivo play-off?

“Posso dirti che un pò il rammarico c’è, per due motivi. Il primo è quello di aver steccato troppi match sulla carta agevoli durante il campionato e di non essere riusciti a battere la Salernitana nell’ultima partita, che era decisiva per agganciare i play-off. Averli persi per un punto dispiace. Il secondo rammarico, invece, è a livello personale. Potevo fare decisamente di più nella prima parte di stagione, dove ho giocato solamente 8 partite. Poi, quando è arrivato mister Campilongo la musica è cambiata, abbiamo iniziato a giocare un calcio che esaltava maggiormente le mie qualità ed infatti, oltre a fare diversi assist, sono riuscito a segnare 9 gol nel girone di ritorno (di cui tre in coppa ndr). Però, come detto, avrei dovuto dare un contributo maggiore alla squadra nei primi 6 mesi. Peccato”.

Le tue prestazioni, comunque, hanno colpito molti addetti ai lavori. Che sensazione si prova ad essere cercato praticamente da mezza Lega Pro?

“E’ sicuramente una grande soddisfazione, anche perchè significa aver fatto molto bene in questi due anni a Caserta. Infatti, ci tengo a ringraziare tutti, dalla società fino a compagni e tifosi. Qui mi sono sentito a casa ed ho avuto la fortuna di giocare in una piazza importante, con un ambiente fantastico”.

Ascoli, Matera, Reggiana, Cosenza e Lecce: secondo i rumors di mercato, queste sono le squadre che vogliono Nicola Mancino. Svelaci, se c’è, la tua preferenza tra questi club interessati a te.

“Le squadre sono queste e tutte hanno l’ambizione di lottare per vincere, quindi non posso che scegliere bene (ride). Ad Ascoli e Matera, inoltre, ci sono due allenatori che mi conoscono bene, quindi sono sicuro che mi troverei a meraviglia visto il loro modo di giocare. Anche la Reggiana, però, ha un modulo come il 4-2-3-1 che esalterebbe le mie caratteristiche. Sono tutti club importanti, ma se dovessi esprimere una minima preferenza direi Ascoli o Matera”.

C’è già una trattativa in fase avanzata con qualcuno in particolare?

“Il mio procuratore, Mariano Grimaldi, sta parlando con tutte le società interessate, ma ancora non c’è nulla di definito. Sono a conoscenza dei suoi continui contatti con Ascoli e Matera e so anche che a giorni si vedrà con la dirigenza del Lecce. Da parte mia c’è la speranza di riuscire a trovare al più presto la giusta sistemazione per me, anche perchè allenarsi da soli non è il massimo. Ho fretta di prepararmi al meglio per una grande stagione!”.


Ora facciamo un tuffo nel passato. Hai disputato 2 stagioni di B con il Grosseto, senza dimenticare le esperienze da giovanissimo (sempre tra i cadetti) con le maglie di Ternana e Napoli. Come mai nel 2013 hai deciso di scendere di categoria, passando nella vecchia Serie C2?

“Mi era scaduto il contratto con il Grosseto e stavo aspettando la chiamata di una squadra di Serie B. All’improvviso, però, sono stato contattato dalla Casertana, che mi ha presentato un progetto davvero ambizioso. In più io sono di Napoli e la possibilità di avvicinarmi a casa ha influito molto sulla mia decisione. Tornando indietro, comunque, rifarei la stessa scelta perchè ho vissuto due anni a dir poco fantastici, vincendo anche un bellissimo campionato. Non poteva andarmi meglio”.

Chiudiamo con una curiosità. Confidaci qual’è la squadra che ti ha regalato le maggiori emozioni e in cui , un giorno, ti piacerebbe chiudere la carriera.

“Al primo posto, in termini di emozioni, non posso che mettere il Napoli. L’esordio in Serie B a 16 anni con la maglia della tua città è qualcosa di unico, è un emozione indescrivibile. Non dimenticherò mai quei momenti. Detto ciò, ho ricevuto grandissimo calore anche a Caserta e Siracusa e se dovessi scegliere una squadra dove terminare la carriera direi proprio la Casertana. Il mio sogno è tornare qui tra qualche anno: questo, infatti, non lo considero un addio, ma solamente un arrivederci!”.

Giuseppe Marzetti