Intervista escluviva a Massimo Cerri, ds del Piacenza.

Massimo Cerri, ds Piacenza (foto dalla rete)

Massimo Cerri, ds Piacenza (foto dalla rete)

Ci sono società che meriterebbero ben altre categorie rispetto a quelle in cui militano. Una di queste è senza dubbio il Piacenza, club che si appresta a disputare un nuovo campionato di Serie D, pur potendo vantare un curriculum davvero importante: molte, infatti, le stagioni in cui i tifosi biancorossi hanno respirato aria di Serie A e Serie B. Quest’anno l’obiettivo non può che essere quello del ritorno in Lega Pro e, per raggiungere questo traguardo, il ds Massimo Cerri sta componendo un organico di primo livello. Noi lo abbiamo intervistato anche per capire quali potrebbero essere gli ultimi movimenti di mercato degli emiliani.

La nuova stagione è ormai alle porte ed il mercato è sempre in evoluzione. Cosa manca al Piacenza per completare l’organico?

“Diciamo che l’ossatura è stata composta in tutti i reparti e possiamo dire di essere abbastanza completi. Ora non resta che aumentare il numero di giocatori in alcuni settori e completare la rosa degli under: servono un ’97 ed un ’96 e li abbiamo individuati nei ruoli di esterni difensivi destro e sinistro. Poi ci potrebbe essere qualche ritocco in attacco, perchè stiamo pensando di prendere una punta centrale. Abbiamo già Luca Franchi che il centravanti sa farlo benissimo, ma potrebbe arrivarne un altro. Avevamo preso Cristian Longobardi, prima che un problema fisico bloccasse tutto: il rapporto con il ragazzo, però, è rimasto ottimo e stiamo valutando la sua posizione insieme a quella di 2-3 elementi. Anche lui ha ancora buone possibilità di venire a Piacenza”.

Lei, comunque, ha finora concluso diverse operazioni. Ci faccia il nome di un nuovo acquisto che ritiene possa rappresentare un grande valore aggiunto per questa squadra.

“Fare dei nomi in questo periodo potrebbe essere azzardato, visto che è sempre il campo a dare i giudizi definitivi. Se proprio devo farne uno, quindi, faccio quello dell’allenatore. Noi riteniamo che il valore aggiunto del Piacenza possa essere Arnaldo Franzini, un allenatore che nella passata stagione ha ottenuto dei risultati importantissimi. Ha raggiunto la salvezza partendo da una penalizzazione importante e questo non è un traguardo da poco. Confido molto in lui e ritengo che saprà valorizzare al meglio il parco giocatori che avrà a disposizione”.

Passiamo proprio al capitolo allenatore. Ci spieghi la scelta di puntare su Arnaldo Franzini, mister che l’anno scorso sedeva sulla panchina dell’altro club della città.

“Insieme alla società, abbiamo avuto diverso tempo per cercare una figura che potesse soddisfare le nostre aspettative. Cercavamo un allenatore che conoscesse bene questa categoria e che avesse vinto almeno un campionato di Serie D, cosa che Franzini fu capace di fare due anni fa con il Pro Piacenza. Inoltre, il mister conosceva anche la città e l’ambiente, quindi abbiamo ritenuto che fosse il profilo ideale per noi. Siamo molto contenti della scelta fatta”.

A proposito di Pro Piacenza, la fusione tra le due squadre è stata davvero così vicina come si è detto?

“Da quello che so io, c’è stato un colloquio concreto tra le parti e i presupposti per mettere insieme le forze c’erano eccome. Probabilmente, però, le due società hanno capito di avere entrambe una propria fisionomia e così è maturata la scelta di continuare su due strade separate. Forse quello che è mancato, è stato proprio il tempo tecnico necessario per concludere l’operazione. Magari se ne continuerà a parlare nel corso della stagione e la fusione potrebbe rimanere una possibilità aperta per il prossimo anno. Mai dire mai…”.

Quest’anno, comunque, il vostro obiettivo non può che essere la promozione. Quali avversari temete maggiormente?

“Sì, noi vogliamo la promozione: a Piacenza è inutile nascondersi. La società sta mettendo in gioco tutte le proprie forze per uscire dal dilettantismo e vincere il campionato di Serie D, anche perchè qui i tifosi qui sono abituati ad altri palcoscenici. Vogliamo vincere anche per la nostra gente, che ci segue ovunque con una passione straordinaria. Per quanto riguarda le avversarie, invece, stiamo aspettando la composizione dei gironi. Nel caso ci mettano nel girone emiliano-romagnolo (con l’aggiunta di venete e toscane) da temere ci sarebbero soprattutto Parma ed Imola, mentre se venissimo inseriti in quello lombardo, occhio a Monza, Lecco, Seregno e Virtus Bergamo. Senza contare le possibili sorprese, con squadre sulla carta sottovalutate che poi si dimostrano capaci di sbaragliare la concorrenza”.

Chiudiamo con una curiosità. Ci sveli il sogno nel cassetto di Massimo Cerri: il nome di un giocatore che le piacerebbe tanto vedere con la maglia del Piacenza.

“Essendo un ex giocatore del Teramo, seguo spesso i biancorossi e sono rimasto molto colpito dalla coppia d’attacco dello scorso anno. Ecco, vedere insieme Donnarrumma e Lapadula con la maglia del Piacenza sarebbe un’idea molto affascinante. Se raggiungessimo la Lega Pro, mi piacerebbe portarli qui. Sono sicuro che farebbero innamorare il “Garilli” con le loro grandi giocate!”.

In bocca al lupo.

Giuseppe Marzetti