Mihajlovic e il Milan, rapporto un pò nervoso.

Sinisa Mihajlovic

Sinisa Mihajlovic

Sinisa Mihajlovic è un sergente di ferro. Molto schietto, incontentabile, irascibile, ipercritico. Non esattamente il tipo giusto per il Milan. Almeno è quello che sembra in queste prime settimane alla guida dei rossoneri. Il suo Milan, come altre formazioni, non ha brillato. Qualche lampo ma più ombre, nel complesso. Il mercato ha rinforzato la formazione meneghina ma non abbastanza da potersi dire competitiva fino in fondo per lottare per lo scudetto.

Eppure qualche spunto per poter essere fiducioso il tecnico serbo ce l’avrebbe, a partire dai buoni segnali offerti dalle punte a disposizione e da una crescita complessiva della formazione rossonera. In vista del derby i giocatori preferirebbero parole di incoraggiamento, ed invece Sinisa ha criticato duramente anche molti degli elementi scesi in campo contro il Mantova in amichevole, rei di una condizione fisica ancora deficitaria e di prestazioni non in linea con le attese dell’allenatore che anche a mezzo stampa non lesina occasioni per lamentarsi. Mezzo spogliatoio è già irritato con lui e neanche la proprietà è da meno per un atteggiamento ritenuto esagerato. Alcuni hanno forse prematuramente lodato Balotelli per il gol segnato contro la formazione lombarda. Mihajlovic ha risposto agli entusiasmi definendo Supermario sovrappeso. Non lo fa impazzire, per usare un eufemismo, quell’aria un pò lustrini e pailette a cui sono abituati al Milan.

Miha‘ è il Nereo Rocco dei nostri tempi si direbbe, ma una figura come lui non sembra coniugarsi troppo bene con l’ambiente milanista, abituato ad un altro stile. Le sue particolarità racchiudono anche in parte tipicità dello spirito slavo, come negarlo. Il suo spirito, però, non piace ed il derby che si avvicina potrebbe, in caso di risultato deludente, incrinare seriamente il favore della tifoseria e la fiducia del Milan nei confronti del serbo.