Alta tensione a Bari.
Bari-Avellino non è stata solamente la bella partita che tutti gli appassionati di calcio hanno potuto gustarsi davanti alla tv o sugli spalti del gremito “San Nicola“. Match in cui i pugliesi sono partiti forte, trovando il vantaggio al 12′ con l’acuto di Defendi, prima di evaporare e subire il meritato pareggio irpino firmato Insigne (28′).
Da quel momento, l’Avellino spinge sull’accelleratore per arrivare al gol del sorpasso, ma è il palo a strozzare in gola l’urlo di Giron. Nella ripresa, invece, il Bari torna in campo alla grande: Nicola mette dentro anche Rosina e l’ex Zenit illumina subito la scena, con l’assist al bacio per la rete della “zanzara” De Luca (69′). E’ il gol che chiude i conti, perchè nonostante il forcing dei campani il risultato non cambia più. Anzi sono i galletti a sfiorare il 3-1 con Maniero.
Vince il Bari, insomma, ma perde ancora lo sport. Perchè questa partita ha un retroscena da incubo. Nella notte precedente alla gara, infatti, un commando ha fatto irruzione davanti all’hotel che ospitava i giocatori dell’Avellino e ha lanciato tre bombe carta. Due di queste sono esplose, mentre la terza è stata recuperata dalla Digos, con gli agenti che la stanno esaminando per arrivare ai responsabili del brutto episodio.
Una cosa, però, è certa: certi atti ingiustificati di violenza ledono sempre di più l’immagine del nostro calcio in giro per l’Europa. Un grande peccato.