Quanta confusione nel calcio italiano. Ma cosa sta succedendo?
L’estate appena terminata e l’inizio del mese di Settembre ci sussurra una solo grande certezza: all’interno del sistema calcio regna una grande confusione. E non solo in Lega Pro. Scopriamo insieme perchè.
E’ risaputo che il Coni ha sospeso sino al prossimo 23 settembre le gare di Teramo (vittima di una estate paradossale) e Savona in Lega Pro e quelle del Forlì tra i dilettanti. Solo quelle di queste tre squadre? No, assolutamente. Perché anche Vigor Lamezia e Torres hanno fatto richiesta (poi accettata) di posticipare i loro match. Mentre il Gubbio ha iniziato il campionato con una bella vittoria e domenica scende regolarmente in campo, in serie D.
Una domanda a questo punto sorge spontanea: ma a che gioco stiamo giocando? A che campionati stiamo assistendo? Già dal prossimo turno ci potrebbero essere distanze abissali di classifica. Dovute magari a penalizzazioni ed a partite ancora da giocare. Con il pericolo incombente di dover, a breve, stravolgere tutto di nuovo.
Sempre tutti contro tutti in attesa, poi, del deposito, imminente, di altri ricorsi. Confusione che si aggiunge a confusione. Il codice di giustizia sportiva che, con frequenza sempre maggiore, si presta a mille interpretazioni diverse. Giudici che smentiscono altri giudici, Federcalcio sottotiro. Insomma, il caos è totale!
Non si può ballare, però, ballare sulla pancia di Teramo e Savona. Di Messina e Pro Patria. Di Gubbio e Forlì. Di Vigor Lamezia e Torres.Del Seregno. Non si può più ballare sul sistema calcio italiano. E quale sarebbe stata la soluzione migliore? Il format della Lega Pro a 60 squadre?
Probabilmente sì, sarebbe stata la più logica. Ma di logico, attualmente, nel calcio italiano sembra esserci ben poco. Poveri noi.