Analizziamo la squadra salentina dopo la partenza shock in campionato

Delusione leccese

Delusione leccese

Aspettarsi un esordio del genere era molto difficile, inimmaginabile. La corazzata Lecce colpita a freddo e affondata dalla più modesta, ma mica tanto, Fidelis Andria. La pressione avrà giocato senz’altro il suo ruolo. Probabilmente i giocatori di Antonino Asta hanno pagato l’esordio di fronte al pubblico del Via del Mare, attesissimo.

Ma non tutto si può spiegare con la forte pressione. La squadra è sembrata a tratti spaesata, non ha ancora un’identità e ci può stare dopo poche settimane di lavoro e con una rosa che si è andata rinforzando nel tempo con gli ultimi acquisti che non hanno avuto modo di inserirsi al meglio.

L’approccio alla gara è stato sbagliato, troppa libertà concessa agli ospiti che ne hanno giustamente approfittato. La Fidelis è apparsa una formazione sottovalutata non solo dal Lecce ma da tutti gli addetti ai lavori e se saprà replicare partite del genere potrà togliersi grosse soddisfazioni.

Nei salentini qualche lacuna è uscita fuori, il reparto che nella gara d’esordio non è sembrato all’altezza delle aspettative è stata la difesa, apparsa ballerina. Errori collettivi ed individuali: diagonali mancate, piazzamenti sbagliati, marcature blande. Ma anche mancanza di pressing in mediana davanti alla difesa per arginare l’estro di Strambelli, in grande serata. Al termine della prima frazione di gioco, il tecnico ha mandato in campo Carrozza per aggiungere filtro a centrocampo e le cose sono migliorate. In avanti si sono viste buone cose ma il solo Moscardelli non può portare la croce e cantare allo stesso tempo per quanto ci provi.

C’è molto da rivedere in questo Lecce per sperare di conquistare la B. Il risultato finale, un pò severo anche a causa di un rigore molto generoso (forse inesistente) concesso agli ospiti, è un boccone amaro da mandare giù ma per i ragazzi di Asta è un bene che sia arrivato subito in modo da poter intervenire e correggere gli errori piuttosto che cercare di colmare i vuoti più avanti. Il girone C è molto insidioso, ed il Lecce è la squadra da battere contro cui tutti daranno il massimo. Se vorrà trionfare, Asta deve rimettere insieme i pezzi e trovare le soluzione giuste. Subito.