Prova opaca per la squadra di Apolloni dopo 5 vittorie consecutive.

Luigi Apolloni

Luigi Apolloni

Il Parma azzanna il pane duro della Serie D. Sta tutta nell’esultanza “da Champions League” di giocatori e tifosi del Mezzolara il tema che attraverserà tutta la stagione del girone D. Per piccole e grandi, la missione è ritagliarsi un posticino nella storia fermando la corsa della corazzata di Apolloni. Che poi magari in Lega Pro c’arriverà lo stesso, ma vuoi mettere la soddisfazione… Allo Zucchini di Budrio arriva la sorpresona, con il primo stop subito dai crociati dopo 5 vittorie consecutive.

Un punto e nessun gol per la squadra di Apolloni, che non può neppure consolarsi troppo con il fatto di aver tenuto la porta inviolata nelle gare lontano dal Tardini. O forse sì, perché le migliori occasioni da rete, pur potenziali, in una partita tutt’altro che spettacolare sono state confezionate proprio dai bolognesi, in un primo tempo tatticamente perfetto da parte della squadra di Bazzani.

Il 4-3-1-2 del Mezzo, con Macagno variabile impazzita e pronto ad allargarsi per disegnare un canonico 4-4-2, ha coperto ottimamente tutti gli spazi anche tra le linee, e il tutto, mixato con un buon pressing e una concentrazione feroce, ha pure permesso agli attaccanti bolognesi di sognare il colpaccio, con le opportunità non trasformate da Iarusso e Macagni. Prima frazione da incubo insomma per il Parma, che non riesce a prendere le misure alla vivacità dei “piccoletti” del Mezzolara.


In difficoltà in particolare i centrali Lucarelli e Cacioli, prima che nella ripresa la partita assumesse i contorni più prevedibili alla vigilia. Mezzolara chiuso a riccio, e Parma ad attaccare, ma con scarsissima pericolosità. Si contano appena un tiro di Baraye parato da Busato, e qualche spunto di Melandri, l’unico a salvarsi dal grigiore. Buono l’innesto nel finale di Guazzo, ma non è bastato. La sensazione è che Apolloni potrebbe essere chiamato presto a rivedere qualcosa sul piano tattico: il 4-2-3-1 con il poker offensivo che si schiaccia sulla trequarti avversaria può diventare prevedibile, e in mezzo al campo manca fosforo.

Anche perché le altre non aspettano: il Lentigione, trascinato da Miftah (tripletta), è passato 4-1 sul campo di un Bellaria in crisi nera, e ultimo della classe. La squadra di Zattarin ha agganciato il Parma al primo posto a quota 13 punti, mentre si fa sotto pure l’Altovicentino, che ne fa 5 alla Clodiense, ed è a -1. E attenzione al Forlì: la squadra di Gadda è tornata in campo dopo tre rinvii, il 2-0 sul campo della Fortis Juventus permette ai biancorossi di restare a punteggio pieno. Capolista virtuale?

Il tabellino
Mezzolara-Parma 0-0
Mezzolara (4-3-1-2): Busato; Callegari, Laquaglia, Evangelisti, Signorini; Cicerchia (dal 66′ Ponce), Galeotti, Monnolo; Macagno (dal 73′ Martelli); Iarrusso, Visani (dall’89’ Malo). (Cottignoli, Gabrielli, Stanzani, Marzillo, Miti, Grieco). All.: F. Bazzani.
Parma (4-2-3-1): Zommers; Messina, Lucarelli, Cacioli, Ricci; Corapi (77′ Miglietta), Giorgino; Melandri, Baraye (61′ Lauria), Sereni, Longobardi (71′ Guazzo). (Cotticelli, Adorni, Saporetti, Sowe Mousa Balla, Simonetti, Vignali). All.: L. Apolloni.
Arbitro: Fusco (Brindisi)
Ammoniti: Evangelisti, Sereni e Visani