L’ad viola è tornato a parlare del caso dell’estate.

Mohamed Salah (foto dalla rete)

Mohamed Salah con la maglia della Fiorentina

La Roma stasera cercherà il primo successo in Champions a Leverkusen, intanto però dalle parti di Firenze si scaldano i motori per Fiorentina-Roma, in programma domenica al Franchi. Tema: Mohammed Salah. L’egiziano ex viola, protagonista di un lungo tira e molla la scorsa estate fino alla decisione di accettare la proposta giallorossa, tornerà a Firenze per la prima volta da avversario e l’ad viola Sandro Mencucci avvisa: “La questione è tutt’altro che chiusa, c’è un procedimento aperto alla Fifa che deciderà se il comportamento di Salah sia stato giusto o meno. Se non è stato giusto potrà essere sanzionato nel modo che la Fifa riterrà opportuno”.

Salah aveva firmato con noi un contratto pluriennale, pur avendo quella carta che gli concedeva quel fantomatico diritto di veto, ma solo per tornare al Chelsea – ricorda Mencucci intervenendo alla trasmissione “Viola express” su Tele Iride -. La cosa che possiamo aver sottovalutato è che lui facesse questo cambio repentino, sicuramente spronato da quello che ci vuole offrire il kebab in Piazza della Signoria – il riferimento alla recente battuta del procuratore di Salah, Rami Abbs -. Sono tutte situazioni spinte dal vil denaro”.

Ma il caso che riguarda l’egiziano non può far dimenticare quanto di bello fatto finora. “Quella contro il Napoli è stata una gara che se fosse finita in pareggio, non sarebbe stato assolutamente sbagliato. Credo francamente che, anche avendo visto tutto le partite di domenica e avendo visto anche Inter-Juve, la nostra squadra sia decisamente all’altezza.


Penso che questa Fiorentina debba andare sempre al massimo, Sousa dopo la gara contro il Napoli era molto contento e dalle sconfitte c’è sempre qualcosa da imparare, soprattutto da quelle come quella di domenica scorsa che non arrivano per demerito, ma per un episodio”. A proposito del tecnico portoghese, Mencucci dice che “meglio di così non potevamo immaginare. Lui ha fatto molto bene dove andato, è un allenatore che è stimato tanto, ma nessuno si poteva aspettare questo impatto con il campionato italiano. Ha capito perfettamente com’è la piazza di Firenze, quanto sia passionale, quanto i tifosi si meritano e si aspettano. Gli obiettivi stagionali oggi non si possono più dire, viviamo alla giornata, viviamo domenica per domenica”.
fonte: www.gazzetta.it