Ha vestito maglie importanti, ora è in Serie D
Dai gironi di Champions League con la maglia dello Steaua Bucarest al Seregno. Quella di Janos Szekely è una storia singolare. La sua carriera ha seguito un percorso tortuoso, tra Romania, Russia, Polonia e ora l’Italia. Nato a Timisoara, cresce nelle giovanili del club della città, il Politehnica, che lo fa esordire nella Serie B romena a 18 anni nel 2001. Nel 2003 si trasferisce all’Universitatea Cluj dove vede sbocciare definitivamente il suo talento e rimane per tre stagioni.
Nel gennaio 2006 passa all’Otelul Galati in Liga 1, la massima divisione. Nella stagione seguente Szekeli gioca il torneo Intertoto mettendo a segno la storica, decisiva rete nell’infuocato stadio del Trabzonspor, nella finale di ritorno che da l’accesso all’Otelul alla fase premiliminare di Europa League. L’anno dopo si afferma come titolare inamovibile ed è il migliore per lui in termini di presenze e gol che gli vale la chiamata del glorioso Steaua Bucarest. Con il club della capitale gioca tre stagioni vincendo una Coppa di Romania, disputando l’Europa League ma sopratutto scende in campo in Champions contro Bayern Monaco, Lione e Fiorentina, calcando il terreno di Allianz Arena, Stade de Gerland e per 13 minuti anche il Franchi nella sua prima volta in Italia.
Da lì inizia un lungo girovagare, giocando in Russia a Novgorod e in Polonia nel Korona Kielce ma senza troppa fortuna prima di rientrare in Patria per indossare le casacche nuovamente di Universitatea Cluj, poi Brasov e Tirgu Mures.
Nell’estate 2015 si svincola e lascia la Serie A romena per accettare la proposta del Seregno che disputa la Serie D dopo il mancato ripescaggio della scorsa estate. Il tecnico dei nerazzurri Rocco Cotroneo gli ha concesso finora soltanto spezzoni di gara non riponendo fiducia nel navigato talento balcanico, un elemento che se assistito può sicuramente fare la differenza nella stagione dei lombardi, partiti per abitare le zone alte della classifica ma già distante 10 punti dal Piacenza.