Intervista esclusiva ad Alessandro Sabatino, centrocampista della Sambenedettese.

Alessandro Sabatino (foto: sambenedettesecalcio.it)

Alessandro Sabatino (foto: sambenedettesecalcio.it)

La Sambenedettese sta facendo il vuoto nel girone F della nostra Serie D: le cinque vittorie consecutive ottenute dopo l’avvento in panchina di Ottavio Palladini, hanno portato il club marchigiano a + 9 su Fano e San Nicolò, attualmente appaiate al secondo posto in classifica. Uno dei pilastri dei rossoblù è senza dubbio il centrocampista Alessandro Sabatino, sempre titolare in questa stagione ed autore di due reti pesantissime. Noi lo abbiamo intervistato…

Alessandro, la Sambenedettese, dopo l’arrivo in panchina di Ottavio Palladini, non si è più fermata. Cosa è cambiato rispetto alla gestione Beoni?
“Con il nuovo mister abbiamo raggiunto una maggior compatezza. Nelle ultime partite siamo stati molto concreti: diciamo che ora le cose stanno girando per il verso giusto, ma è ancora lunga. Rimaniamo concentrati e pensiamo già al match contro la Recanatese”.

Il vantaggio in classifica sulla seconda si è fatto importante. C’è, però, un avversario che temete maggiormente nella lotta alla promozione diretta?
“Il pericolo maggiore siamo noi stessi. Se non facciamo quello che dobbiamo, rischiamo grosso, anche perchè qualsiasi squadra che gioca contro la Sambenedettese dà il 200%. Penso che tutto dipenda da noi”.

Nella tua carriera hai indossato diverse maglie. Svelaci quella a cui ti sei sentito più legato.
“Io sono nativo di Castellammare di Stabia, quindi tengo moltissimo all’esperienza fatta con le vespe. Diciamo, però, che non c’è una maglia che per me ha significato qualcosa in più rispetto alle altre. Ogni anno voglio dare il massimo per la squadra con cui gioco: questa è la mia mentalità”.

Infine, una curiosità: qual’è il giocatore più forte con cui ha giocato Alessandro Sabatino?
“Faccio tre nomi: Emanuele Mancini, Roberto Delgado e Stefano Tajarol. Tutti molto forti!”.

Giuseppe Marzetti