I rossoneri battono la capolista Casertana e riducono le distanze dalla vetta.

I festeggiamenti al gol di Sarno

I festeggiamenti al gol di Sarno

C’erano tanti motivi per i quali il Foggia era obbligato a vincere: la classifica, la voglia di rialzarsi dopo un trittico di partite che avevano portato la miseria di 2 punti e tanti rimpianti dopo la gara con il Monopoli, e di far capire alle avversarie, Casertana in primis, che i satanelli sono e saranno uno degli avversari più pericolosi da affrontare fino alla fine del campionato. Per la terza volta consecutiva la squadra prima in classifica esce sconfitta dallo Zaccheria: successe alla Fidelis Andria e al Messina.

A pagar dazio stavolta è stata la Casertana di Romaniello, fin qui piacevole sorpresa del campionato, con il suo avvio scintillante e i numeri da record (miglior difesa e miglior attacco). Una superiorità a livello di risultati e di punti in classifica, che però in campo non si è mai vista. Soltanto l’indulgenza degli attaccanti rossoneri – Maza su tutti – ha fatto sì che il primo tempo allo Zaccheria si chiudesse a reti bianche. La palla gol sciupata a tu per tu con Gragnaniello e la traversa colpita sotto porta dallo spagnolo, hanno alimentato più di qualche paura in casa rossonera, risvegliando i fantasmi di Croce e Gambino, castigatori dei satanelli due settimane fa.

Invece i rossoneri sono stati bravi a sbloccare la gara e se stessi già al 5’ della ripresa grazie a un rigore che Sarno stavolta trasforma magistralmente. Il gol ha sciolto le antiche paure e consente ai rossoneri di giocare con maggiore serenità, mentre la Casertana non è riuscita mai a impensierire Narciso, nonostante i tentativi di Romaniello di correggere la squadra in corsa. Una gran bordata di Maza al quarto d’ora ha messo in sicurezza il risultato, che sarebbe stato più rotondo se Iemmello e Sarno fossero stati più lucidi sotto porta, e se la sorte non avesse aiutato la Casertana in occasione del colpo di testa con cui Rainone ha sfiorato l’autorete centrando la traversa.

Alla fine le occasioni costruite dalla squadra di De Zerbi saranno una decina, con tre legni a fronte dell’unica parata di Narciso a tempo scaduto. Vince e convince il Foggia, che accorcia il distacco dalla capolista, e ritrova consapevolezza e fiducia. La Casertana ringrazia la sorte per essere uscita dallo Zaccheria con un punteggio umano, che non rispecchia la netta inferiorità rispetto ai padroni di casa. Un risultato che per una notte sbugiarda l’attuale classifica.

Di Alessandro Tosques