Un ds dal passato in un Settore Giovanile importante.

Mattia Destro

Mattia Destro (foto dalla rete)

Tanti anni e quante cose cambiate. Il percorso di Piero Ausilio con l’Inter è iniziato dal lavoro con i giovani nerazzurri fino ad arrivare all’incarico da direttore sportivi. Quanti ricordi. Momenti unici che lo stesso dirigente nerazzurro ha ripercorso ai microfoni di Inter Channel. “Non scorderò mai i successi ottenuti con la prima squadra e con il Settore Giovanile, perché dietro c’è tanto lavoro. Metto davvero tanta passione nel mio lavoro: va fatto con professionalità, ma senza la passione per lo sport in generale e per il calcio non si va da nessuna parte”.

Da Pandev a Destro, sono tanti i talenti che hanno “stregato” Ausilio nella sua esperienza con l’Inter. “Potrei fare molti nomi che oggi giocano sia in Italia che in altri campionati importante. Pandev, Balotelli, Destro, Donati, ma non solo: l’Inter è la squadra che ha prodotto più giovani per i maggiori campionati europei e questo mi riempie d’orgoglio”. Qualche battuta anche su due trattative estive che hanno fatto molto discutere. “La trattativa più complicata? Dal punto di vista della pressione mediatica dico quella per Kondogbia, ma quella con il Wolfsburg per Perisic è stata la più difficile. I club tedeschi sono molto esigenti”.


Alcuni dei nuovi acquisti, Perisic in testa, stanno iniziando a far vedere il loro valore, ma Ausilio non sembra sorpreso. “Sono stato sempre convinto, e lo sono a maggior ragione ora, che chi è arrivato abbia grandissime qualità. Le ultime prestazioni di Perisic non stupiscono ma tutti quelli che hanno fatto finta di non conoscere il suo valore tecnico“. Per la prossima stagione, invece, potrebbe arrivare un regista di centrocampo in grado di dettare i tempi. “Abbiamo ottimi centrocampisti che hanno dimostrato di poter dare molto all’Inter, ma naturalmente ci guardiamo in giro per cercare profili che possano interessarci. Fa parte del nostro lavoro pensare di poter sempre migliorare“.

Le sue parole, oltre a quelle di Zanetti e Moratti, prima del match di Coppa Italia con la Juventus hanno datto una grande scossa all’ambiente e la squadra ha cambiato marcia. “Non era una cosa preparata, anzi ne avrei fatto volentieri a meno. In quel momento, però, volevo dare uno stimolo: un club importante come l’Inter ha il dover di combattere in ogni partita. Abbiamo un’ottima rosa e quando i giocatori si rendono conto delle loro qualità riescono a tirare fuori il meglio di loro”.

Chiusura con un augurio per il finale di stagione. “Siamo tutti concentrati sulla possibilità di arrivare al terzo posto. Non siamo sicuri di riuscirci, ma faremo il possibile. Poi tireremo le somme”.