Un episodio tutto da raccontare.

Lo stadio dell'Admira (foto dal web)

Lo stadio dell’Admira (foto dal web)

Hanno vinto ma restano insoddisfatti e non rimborsati. Davvero particolare la storia che vede protagonisti i tifosi dell’Austria Vienna, club austriaco che ieri ha battuto in trasferta l’Admira Wacker con il risultato di 3-0. Doveva essere una serata di festa, ma non è stato così.

E i simpatici supporters sono tornati a casa con 3 punti ma a piedi nudi. Il motivo? Al 60’, sul risultato di 2-0, è scattata una protesta piuttosto singolare: i tifosi hanno infatti lanciato le proprie scarpe in campo, obbligando di fatto l’arbitro a sospendere temporaneamente la partita.

Insopportabile l’aumento dei costi dei biglietti, con la convizione che i club si approfittino della loro passione per svuotare le tasche. L’Admira, avversaria di ieri sera dell’Austria Vienna, ha sistemato i tifosi ospiti su una tribuna scoperta e senza posti a sedere.

Costo del tagliando? Ben 21 euro: troppo per la qualità del calcio austriaco e l’importanza di quell’incontro. Anche perché in Austria e in Germania i prezzi, solitamente, sono decisamente diversi: basti pensare che per abbonarsi al Wolfsburg bastano 130 euro, mentre i marziani del Bayern per alcuni settori chiedono solo 140 euro, che significa appena 8 euro (circa) a partita.

Con tutto il rispetto di Austria Vienna, Admira e compagnia, c’è chi pagherebbe molto di più per vedere giocare Robben, Müller e Lewandowski. Via alla protesta, dunque, con un pioggia di scarpe per alzare la voce. Pagano sempre i tifosi, a volte anche troppo…