La società lagunare avrà sei finali prima di festeggiare e cerca di attirare più tifosi nelle ultime gare.
È un rush finale da affrontare tutto d’un fiato quello che separa il Venezia primo della classe dall’ambito traguardo della Lega Pro. Sei giornate all’alba senza più soste, tre partite in casa – Fontanafredda (domenica ore 15 al Penzo), Belluno, Giorgione – altrettante in trasferta (Este, Ripa Fenadora, Triestina) e un margine di 5 punti sul Campodarsego che provare solo a gestire sarebbe senza dubbio rischioso. In questi termini si era già espresso dopo la vittoria dell’allungo (2-0 al Tamai) il ds Giorgio Perinetti, il quale tuttora è ben lungi dall’abbassare la guardia.
«E’ tutto nelle nostre mani e dipende solo da noi – esorta il dirigente romano inquadrando il momento – ci restano sei battaglie però siamo pronti e a dir poco temprati. Oltre al Campodarsego è evidente come oggi ci sia un problema in più rappresentato dall’Este (cui il Venezia farà visita il 10 aprile, ndr) che crede giustamente di poter raggiungere il secondo posto. Noi però ci siamo, la buona notizia del pareggio della Calvi contro il Campodarsego ha addolcito il rammarico per il 2-2 con il Mestre».
Nel derby di Mogliano al Venezia, complici due «vuoti» sulle palle inattive, non era bastato passare due volte in vantaggio per conquistare la vittoria del più sette.
«Due errori difensivi rari per noi, tuttavia abbiamo ribattuto bene all’aggressività di un avversario con motivazioni straordinarie e un premio a vincere, in un match con un arbitro “all’inglese” e un po’ sbilanciato nei falli e ammonizioni. Ma pure a ciò siamo abituati. Le scelte di mister Favarin hanno pagato, ci siamo potuti concedere due mediani senior con il giovane Chicchiarelli che alla prima da titolare ha fatto bene, finendo in crescendo dopo un avvio un po’ teso».
Essendoci in palio il salto in Lega Pro anche la società si sta muovendo per richiamare i tifosi con mini-abbonamenti (in vendita in sede e agli sportelli Vela da oggi a sabato, 10 euro-curva sud, 30 tribuna laterale, 50-tribuna vip) per le restanti tre gare al Penzo.
«A Mogliano c’è stata una buona affluenza, se vogliamo da parte di appassionati della “stessa parrocchia”, ma con una preponderanza arancioneroverde che ci fa ben sperare per il presente e ovviamente per quando avremo il nostro stadio».
Fonte: Il Gazzettino
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