Doppietta e due assist al bacio contro la Roma in semifinale di Europa League: una performance che ha annichilito le ultime resistenze della squadra giallorossa penalizzata dagli infortuni.
Bruno Fernandes ieri sera è sembrato inarrestabile. Ma non solo ieri. 26 gol stagionali con 16 assist per il talento lusitano. Numeri che per un centrocampista fanno davvero impressione.
In Inghilterra lo hanno già ribattezzato “The brutal one”. Lo United l’ha prelevato per 80 milioni. Il suo valore ora si aggira sui 120.
A 27 anni (Fernandes è del 1994) è nel pieno della sua maturità calcistica.
Bruno Fernandes (Fonte: thesportrush.com)

Bruno Fernandes (Fonte: thesportrush.com)

Tutto iniziò in Italia
Dal 2012 al 2017 abbiamo avuto la fortuna di vederlo giocare in Italia, vestendo le maglie di Novara, Udinese e Sampdoria. Nel nostro paese si fa notare soprattutto nelle 3 stagioni ad Udine, in cui inizia ad avere una certa continuità tra minuti giocati e prestazioni in campo. Senza però mai esplodere.
Il passaggio allo Sporting sembra dargli una nuova linfa vitale: inizia a segnare. E tanto. In una sola stagione in Portogallo segna più gol in campionato che nelle tre precedenti a Udine: 11 con il club di Lisbona contro i 10 con la maglia bianconera. Dopo lo sbarco in terra d’Albione le sue prestazioni in campo non fanno che crescere.
Come hanno fatto le big italiane a lasciarlo andare?
Bruno Fernandes è stato vicino al Milan in due occasioni: la prima nel 2015, su intuizione dell’allora DS Rocco Maiorino, e una seconda nell’estate del 2019. Anche la Juventus ha seguito e trattato a lungo Bruno Fernandes, sia quando giocava nell’Udinese, che prima del suo passaggio allo United.
Pensare di prenderlo ora sembra una follia. Irrealistico visto il prezzo fissato e la crisi del calcio nostrano accentuata dalla Pandemia.
In molti vorrebbero il portoghese. Ma sembra un sogno destinato a restare tale. Almeno per le italiane.
Enrico Romagnoli