Il Milan non sta vivendo di certo uno dei suoi momenti migliori. L’eliminazione dalla Coppa Italia e la seria sconfitta subita contro l’Inter per la Supercoppa sono soltanto alcune delle conseguenze delle lacune dei rossoneri. Sebbene salda nella parte alta della classifica, la squadra non riesce infatti a limitare i danni portati da una difesa poco attenta e da un attacco non di certo deciso.

I tifosi più agguerriti sono delusi da alcuni risultati. Nel frattempo, l’uscita dal campo di alcuni giocatori per infortunio, quale è il caso di Maignan e Tomori, provoca cambiamenti anche sulle quote, come esposto dalla buona panoramica di 20bet bookmaker, abbattendo ulteriormente il morale degli appassionati. La soluzione appare ormai chiara: piuttosto che arrendersi a esiti mediocri, non in linea con la levatura del team rossonero, è meglio riadattare la difesa.

 

Il problema del Milan? La difesa da riadattare

Rafael Leao

 

I risultati del Milan

C’è chi descrive la difesa del Milan come un autentico colabrodo. Non che l’attacco riesca a concretizzare tutte le occasioni che si presentino, ma è il reparto difensivo l’autentico punto debole dei rossoneri. A testimonianza di ciò, basta guardare i risultati ottenuti dal Milan nelle sole partite giocate nel 2023.

Si inizia con il 2-1 registrato con la Salernitana, e subito si interrompe la serie positiva, tanto che di serie non si può neanche parlare: infatti, il 4 gennaio si è registrata l’unica vittoria del Milan nel 2023. Il resto è tutta una sequenza di pareggi, come con la Roma e il Lecce, e sconfitte anche disastrose. Tra queste, si segnala il 3-0 per l’Inter nella Supercoppa, senza contare il 5-2 portato a casa dal Sassuolo proprio pochi giorni fa. Nel frattempo, anche il Torino si è fregiato di un 1-0 portato a casa contro i milanisti nella Coppa Italia, senza tralasciare il 4-0 della Lazio per il campionato di serie A.

 

I giocatori del Milan dopo i Mondiali

Guardando ai risultati delle partite giocate dopo la ripresa dai Mondiali, è chiaro che la porta del Milan non è mai stata tanto violata. I risultati positivi dello scorso campionato sembrano un lontano ricordo, ragion per cui vale la pena interrogarsi sulle cause di questo declino. Sicuramente, l’infortunio di Maignan non gioca a favore della difesa rossonera, ma si potrebbe puntare il dito anche contro le scarse performance di altri giocatori di rilievo. Tra questi, Tomori e Kalulu sono apparsi fuori forma sin dalle prime giornate di gioco del 2023.

Se la pausa non ha fatto bene alla forma fisica di alcuni giocatori, ha inoltre evidentemente intoccato il morale di altri, più attivamente coinvolti nei Mondiali in Qatar. Tra questi, Theo Hernandez, Giroud e Leao: i due francesi, inoltre, sono andati incontro alla forte delusione data dalla sconfitta nella finale contro l’Argentina.

A complicare la situazione, è subentrato l’infortunio di Tomori, subito all’anca durante l’incontro con la Lazio. Questo porta Pioli a dover operare una sostituzione non prevista: la rosa prevede già delle alternative, come Gabbia, non ancora al top, Kjaer, che potrebbe non durare 90 minuti, e Malick Thiaw, forse l’unico realmente papabile.

 

Attacco e difesa da riconsiderare

Sacrificare Tomori non era certo un’opzione considerata da Pioli, ma è anche vero che una rivoluzione in campo è più che necessaria. Il Milan in campo non vanta né la miglior difesa, a differenza dello scorso campionato, né il miglior attacco, facendo acqua da tutte le parti pur se restando, grazie anche all’assenza di punteggi pieni da parte delle top del 2023, tra le squadre in alto nella classifica di serie A.

All’atto pratico, il 2023 vede il Milan schierare in campo una delle difese peggiori della serie A, a causa dei gol incassati: soltanto poche squadre hanno fatto di peggio, e tra queste spiccano comunque nomi come il Sassuolo, che è riuscito anch’esso a battere i rossoneri di recente subendo soltanto due reti. D’altra parte, guardare alla sola serie A non basta a dare l’idea esatta delle difficoltà della difesa milanista: bisogna andare oltre, e valutare anche le sconfitte contro l’Inter in Supercoppa e il Torino in Coppa Italia, per rendersi conto della precarietà della situazione attuale. In breve, si ha a che fare con una difesa poco compatta, non bilanciata neanche dal comparto di attacco, poco incisivo per le grandi sfide cui il Milan sembra ancora ambire.