Miccoli tra Juve e Napoli, la Lazio vuole Amelia


L'attaccante pugliese, di ritorno a Torino dal Benfica: "Sono a disposizione di Ranieri, ma Napoli mi attira". Il portiere del Livorno probabile successore di Peruzzi. Spinelli: "Per lui voglio Belleri, Tare e Quadri. In alternativa coi soldi ricavati puntiamo a Tavano"

Fabrizio Miccoli è tornato a Torino per restarci. O, quantomeno, per rimanere in Italia. "Al Benfica ho trascorso due anni straordinari, nei quali abbiamo anche sfiorato lo scudetto - ha detto l'attaccante salentino -. Adesso è arrivato il momento giusto di giocare nel campionato italiano. Dal contratto che ho, per tre anni sarei della Juventus, come ogni anno parlerò con la dirigenza insieme al mio procuratore. Mi sono messo a disposizione di Ranieri, se rientrerò nei piani della Juventus". In caso contrario, probabile rotta verso Napoli. "I tifosi napoletani sono straordinari, ho tantissimi amici lì come Calaiò e Grava, ed il club è affascinante. Un tridente Bucchi, Miccoli e Calaiò? Beh, sarebbe fantastico". Ed Edi Reja, allenatore degli azzurri, ribadisce: "Aspetto Miccoli a braccia aperte".
TRE PER AMELIA - "Ho parlato con Lotito per Amelia". Il presidente del Livorno, Aldo Spinelli, lasciando la sede della Lega dove si è svolta una riunione informale sulla ripartizione delle risorse, ha risposto così a una domanda sull'incontro con il presidente della Lazio, Claudio Lotito, sul possibile passaggio del portiere in biancoceleste: "Adesso devo vedere se i tre giocatori vanno bene al mio ds e al mio allenatore - ha detto Spinelli -. Belleri, Tare e Quadri sono i tre che potrebbero interessarmi tra tutti i nomi fatti. Con i soldi di Amelia eventualmente puntiamo a Tavano". Su Lucarelli il presidente livornese è irremovibile: "Resta con noi". Intanto i labronici hanno ceduto Pfertzel al Bochum.

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