Il tecnico azzurrostellato in Sala Stampa se la prende coi tifosi e col terreno di gioco:”In tribuna duecento allenatori”

Gianluca Grassadonia - Allenatore Paganese

Gianluca Grassadonia allenatore della Paganese (foto dalla rete)

Al termine della partita vinta dalla Paganese contro il Melfi per 3 a 1, si presenta in Sala Stampa il tecnico in seconda dei lucani, Pasquale Sepe:”Abbiamo fatto una buona gara, però…Peccato che questo però sia ricorrente. Abbiamo mostrato come sempre un bel calcio, ma come al solito succede che come al solito perdiamo la tenuta fisica e psicologica nel secondo tempo. Ma ricordo che siamo la squadra più giovane d’Italia, e che sul campo abbiamo fatto 19 punti (il Melfi ha una penalità di quattro punti, ndr)”.

Dino Fava, tornato in campo dopo un mese e mezzo e subito decisivo, commenta così la gara:”La partita si era messa molto male, siamo stati bravi a raddrizzarla. Su un campo così pesante la nostra è stata davvero un’ottima vittoria. Pensavo di star peggio fisicamente, invece ho tenuto bene. Ma non sono ancora al cento per cento”. Curiosità: l’ultima vittoria dell’Udinese al “Meazza” contro l’Inter era stata decisa proprio da una rete del bomber di Formia.


Fava più Luca Orlando uguale goal a grappoli. Questa l’addizione che sta facendo le fortune della Paganese. Il giovane attaccante scuola Salernitana si dice contento per aver raggiunto un bottino così importante di reti:”Sono doppiamente contento, perché abbiamo vinto e perché ho segnato il mio decimo goal in campionato. Ad inizio stagione non avrei mai immaginato di segnare così tanto. Tornando alla partita, con l’ingresso in campo di Fava la partita è cambiata. Siamo finalmente tornati al 4-2-4. Con gli altri moduli abbiamo fatto bene, ma così riusciamo ad essere più incisivi”.

Il tecnico azzurrostellato Gianluca Grassadonia è soddisfatto per la vittoria, che mette però in secondo piano:”Dopo la partita di oggi dico che ci mancano 15 punti alla salvezza. A gennaio la società sceglierà se continuare o no con la strategia vincente adottata in estate. Non è concepibile che una squadra al secondo posto abbia così pochi spettatori, di cui buona parte ha fatto il Master a Coverciano e critica ogni mia scelta e ogni errore dei miei calciatori. Io ricordavo un’altra Pagani, per calore e attaccamento alla squadra. I numeri dicono che è un vero e proprio disamore. Non si può giocare su un terreno di gioco così pietoso, sembra un vero campo di patate”.

Gianluca Pepe

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