L’ala uruguayana è oggi senza contratto e, dal Brasile, parla anche della sua breve esperienza a Parma.

Cristian Rodríguez con la maglia del Parma  (fonte foto www.goalitalia.it)

Cristian Rodríguez con la maglia del Parma (fonte foto www.goalitalia.it)

Per Cristian ‘Cebolla’ Rodríguez quella che si sta chiudendo è proprio una stagione da dimenticare. La scorsa estate aveva deciso di lasciare l’Atlético Madrid per trovare più giocare di più, ma non aveva trovato nessuno disposto a puntare su di lui; in inverno il trasferimento a Parma, proprio nei giorni in cui il club si immergeva nella crisi che potrebbe portarlo verso il fallimento; quindi la rescissione e la firma col Gremio, dove è restato solo poche settimane. Ora, senza squadra e preoccupato dalla prospettiva di non esser convocato per la Copa América che inizia tra un mese, si sfoga col sito web uruguayano “Montevideo Portal”.

Cristian 'Cebolla' Rodríguez  (fonte foto www.montevideo.com.uy)

Cristian ‘Cebolla’ Rodríguez (fonte foto www.montevideo.com.uy)

Durante una lunga intervista, il ventinovenne centrocampista parla un po’ di tutto e, tra le altre cose, si sofferma anche sulla sua sfortunata esperienza italiana. E sono parole d’accusa: “Mi hanno mentito. A Parma mi aveva portato Bronzetti, che mi diceva che sarebbe andato tutto bene e che c’era un investitore pronto ad immettere 100 milioni nel club”.


Le cose, invece, sono andate diversamente. I 100 milioni non sono mai arrivati, al loro posto solo debiti. Di soldi neanche l’ombra: “A me devono solamente alcuni mesi, però c’era gente che non veniva pagata da sette mesi. E lo stesso valeva per i massaggiatori, i fisioterapisti, etc. Tutti i giorni c’era un problema nuovo”. Di lí l’idea di rifare le valigie ed accettare l’offerta del Gremio per giocare e tornare protagonista, spinto anche dal consiglio dei compagni di squadra del Parma.

In Brasile, però, le cose non sono andate meglio. Un infortunio ne ha frenato la parte iniziale della stagione e quando è rientrato si è ritrovato riserva, finendo col chiedere la rescissione del contratto anche al club di Porto Alegre. Adesso la speranza è che il ct Tabárez lo porti comunque in Cile con la nazionale dell’Uruguay. Poi ci sarà tempo per tentare una nuova avventura in Europa, prima di chiudere con la maglia a strisce gialle e nere del Peñarol, il club di cui è da sempre fan sfegatato.

Mario Cipriano