Gianclaudio Lori, giovane portiere dell’Ancona, è riuscito a mettersi in mostra nella sua prima stagione tra i professionisti.

Gianclaudio Lori, portiere Ancona (foto dalla rete)

Gianclaudio Lori, portiere Ancona (foto dalla rete)

Spesso l’esperienza per il ruolo del portiere non è tutto, perchè anche un giovane, se in possesso delle giuste qualità, può gestire alla grande una responsabilità così importante. E’ il caso di Gianclaudio Lori, portierino classe ’95 da due stagioni in forza all’Ancona. Dopo essere cresciuto nelle giovanili del Tolentino ed aver esordito con quella maglia in Eccellenza, Lori ha sposato il progetto dei dorici, con i quali si è reso protagonista del salto dalla Serie D alla Lega Pro. In questa stagione, la sua prima tra i professionisti, ha giocato parecchio, mettendo in mostra doti tecniche davvero importanti per un ragazzo di soli 19 anni.

Gianclaudio, quest’anno hai difeso ottimamente la porta dell’Ancona in Lega Pro. Come fa un giovane della tua età a trasmettere sicurezza a tutto il reparto arretrato?

“Penso che tutto dipenda dalla continuità con la quale vieni impiegato. Giocando spesso, infatti, non puoi che acquistare sicurezza e di conseguenza la trasmetti a tutti i tuoi compagni. A quel punto ti senti talmente tranquillo da non pensare più al fattore dell’età. Certo, c’è la consapevolezza di avere una grande responsabilità visto l’importanza che ricopre un portiere, ma personalmente non sono il tipo di persona che si fa spaventare dalle difficoltà.”

Tu negli ultimi 3 anni sei salito dall’Eccellenza fino alla Lega Pro. Quali differenze hai notato tra i rispettivi campionati?

“Diciamo che le differenze più evidenti ho avuto modo di notarle con il passaggio dalla Serie D alla Lega Pro. E’ inevitabile che salendo di categoria si incontrano difficoltà sempre maggiori, perchè a crescere sono il livello e la velocità del gioco. Inoltre, capita spesso che in Lega Pro ti trovi ad affrontare campioni dal passato in Serie A , i quali decidono di terminare la carriera in un campionato leggermente e, facendo questo, contribuiscono ad alzare il livello del torneo.”


In Serie D spesso in porta viene schierato un giovane per la “questione under”, mentre in Lega Pro si tende a prediligere l’esperienza. Nonostante il salto di categoria, però, sei rimasto tu il titolare e quindi immaginiamo che la tua soddisfazione sarà ancora maggiore.

“Assolutamente sì, anche perchè per me era il primo anno tra i professionisti. Conoscevo la piazza e avevo la fiducia di mister Cornacchini, il quale ha deciso di puntare su di me dopo le buone prestazioni della stagione precedente, quella della Serie D. Quest’anno ho giocato molto, tranne nella parte centrale del campionato, quando per un periodo l’allenatore ha scelto di puntare sull’esperienza di Aprea. Sedermi in panchina, però, non mi ha destabilizzato, anzi mi ha fatto bene perchè sono cresciuto ulteriormente per poi tornare titolare più carico di prima.”

Secondo te per un estremo difensore la statura è un aspetto così decisivo?

“Sinceramente non ritengo il discorso dell’altezza così cruciale. Negli ultimi anni si è alzata molto la velocità del gioco e quindi credo che le qualità che contino maggiormente siano la reattività e il saper leggere in anticipo le giocate degli avversari. Per esempio, se sei alto ma non hai l’esplosività e l’agilità giusta non vai da nessuna parte. Io la penso in questo modo.”

Passiamo ad una curiosità. Qual’è l’idolo di Gianclaudio Lori?

“Angelo Peruzzi. Il mister è il primo a dirmi che anche la mia statura e struttura corporea lo ricordano molto e io ne sono orgoglioso. Quando ero bambino vedevo sempre le sue partite e già allora sognavo di poter essere accostato, un giorno, ad un grande portiere come lui.”

 Infine, una domanda sul futuro. Resterai all’Ancona?

“Si, ho altri due anni di contratto e non ho alcuna intenzione di muovermi, anche perchè qui sto davvero alla grande. Anzi, il mio desiderio è quello di restare ad Ancona il più a lungo possibile e raggiungere la Serie B con questa maglia addosso. Una piazza del genere meriterebbe senza alcun di dubbio un altro salto di categoria e io sarei contentissimo di contruibire a questa impresa. Sempre Forza Ancona!

Giuseppe Marzetti