I blu-amaranto sono allenati da Sauro Frutti. Che in carriera ha già segnato ai crociati.

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L’esultanza del Villafranca

Superato con più difficoltà del previsto lo scoglio Arzignano, c’è ancora un avversario veneto sulla strada dei crociati di Gigi Apolloni per la seconda giornata del girone D di Serie D. La prima gara casalinga della stagione, in uno stadio che si prevede vestito a festa, sarà infatti contro il Villafranca Veronese, maltrattato al debutto dal Forlì, passato per 5-1 al Comunale di Via Porta.

Si può proprio dire cornuto e mazziato, visto che il Villafranca è una delle tante vittime della curiosa formazione dei gironi operata dalla Lega Dilettanti, che ha sparpagliato le squadre venete su più gironi in apparenza senza un filo logico, se non quello del blasone e del vecchio concetto dei vasi di ferro e di coccio. Al primo tipo appartiene la Virtus Vecomp, ufficialmente la terza squadra di Verona, da anni ai nastri di partenza della massima categoria dilettantistica con il sogno di sbarcare tra i professionisti, e inserita nel con le lombarde.

Alla seconda categoria invece si inseriscono, loro malgrado, Legnago e Villafranca, collocate nel gruppo emiliano-romagnolo insieme alla corazzata Altovicentino. Una decisione che la società ha accettato con filosofia, a differenza del tecnico Sauro Frutti, caustico verso la Lega: “Ci hanno inserito nel girone D senza neppure interpellarci, e senza un perché. Lo scorso anno eravamo nel B, siamo al confine con la Lombardia, è una scelta illogica. Avremo trasferte lunghe che dovremo affrontare alzandoci alle 5 di mattina”.

Ma ciò non basta per spegnere l’entusiasmo dei blu-amaranto, il cui volto non è quello visto al debutto. Alla seconda stagione in D dopo la promozione del 2014, la squadra del presidente Mirko Cordioli è il classico miracolo della provincia veneta: spese contenute, valorizzazione del settore giovanile e rapporti consolidati con realtà del vicinato (su tutte Chievo e Lumezzane) sono state alla base della salvezza dello scorso campionato, alla quale ha però contribuito in maniera determinante anche l’apporto di mister Frutti. Un cognome che dice parecchio agli appassionati di calcio minore over 35, trattandosi di un ex attaccante di comprovata efficacia nelle categorie inferiori per tutti gli anni ’80.


Specializzato in promozioni dalla C alla B, Frutti ha poi disputato due stagioni in cadetteria (’86-88) con Bologna e Modena, per un bilancio totale di 41 reti in 160 partite. Non male, considerando che la B di allora era ben più qualitativa della A, e uno di questi gol lo fece proprio al Parma, nella gara giocata al Braglia di Modena il 5 ottobre ’86, e terminata 1-1. Nessun gol invece al Tardini, nelle tre gare giocate. Pur nativo di Roma, Frutti è “padano” di adozione, avendo legato il proprio nome al Mantova, come bomber in C a fine ’70 e poi come allenatore e vice, fino al 2012. Poi, nel febbraio 2015, la chiamata del Villafranca, per sostituire Cristian Soave, artefice della storica promozione: Frutti raccolse la squadra al terz’ultimo posto, chiudendo con un’esaltante 13^ posizione che valse l’ovvia riconferma.

Spetterà a lui guidare il gruppo a superare l’inevitabile emozione che tanti giovani proveranno di fronte a uno scenario da categoria superiore. La squadra è costruita con 9 riconferme dalla passata stagione, con l’aggiunta di 6 giocatori provenienti dal vivaio. A completare il tutto 10 volti nuovi che dovranno garantire qualità ed esperienza. Due i giocatori “conosciuti”: Manuel Spinale, centrocampista di sostanza classe ’78, veronese doc, bandiera del Mantova con cui sfiorò la A nel 2006, e l’attaccante Yonese Hanine, 25 anni, nativo di Castiglione delle Stiviere, ma marocchino di origini, 2 presenze in A con il Chievo nel 2009 e 8 in B con Ascoli e Crotone tra il 2011 e il 2013, prima di avviarsi a un lento declino nelle categorie inferiori. Sarà lui insieme a Scarpa una delle due punte nel 3-5-2 di Frutti, che penserà inevitabilmente a difendersi. Ma che sarà guidato da uno che al Tardini c’ha già giocato. E al Parma ha pure segnato.

Davide Martini