I biancocelesti devono battere i veneti per non perdere il contatto con il gruppo di testa.
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Sarà stato con ogni probabilità questo il quesito che la tifoseria biancoceleste si sarà posta in seguito al pareggio per 2-2 contro l’Udinese di domenica sera. Da una parte i sostenitori della tesi secondo la quale aver mancato il successo è equivalso a gettare via una grande occasione; dall’altra quelli convinti che, nonostante tutto, un pareggio contro una formazione come quella friulana sia sempre un buon risultato. Con ogni probabilità, entrambe le parti in causa concorderebbero riguardo a un punto: la gara di domani sera, recupero della 1a giornata di campionato saltata a causa dello sciopero dei calciatori, che vedrà gli uomini di Edy Reja affrontare il Chievo Verona di Mimmo Di Carlo, non si può sbagliare.
La vittoria come unico risultato utile per la Lazio, che quest’anno ha tutte le intenzioni di non mollare il gruppo di testa e provare a dare filo da torcere nei piani alti sino alle ultimissime battute. Magari raggiungendo quel terzo posto che significa Champions League, la scorsa stagione sfumata per una manciata di reti. E’ molto chiaro in tal senso anche Edy Reja, che prima elogia i suoi, poi definisce gli obiettivi (o i sogni, che dir si voglia): “Alla Lazio do un 7+ per il gioco che ha espresso. Siamo una delle squadre che è stata sempre nelle primissime posizioni. Un regalo per Natale? Mi piacerebbe fare bene come l’anno scorso, migliorando la classifica dello scorso anno. La Champions sarebbe il coronamento di una crescita iniziata da quando sono arrivato qui”.
Champions League come obiettivo principe, ma non come ossessione. In ogni caso, per poter sperare di partecipare alla “coppa dalle grandi orecchie” bisognerà prima di tutto superare il Chievo, avversario che tradizionalmente i capitolini soffrono moltissimo, soprattutto all’Olimpico, stadio nel quale andrà in scena il match di domani. I biancocelesti non battono in casa i clivensi addirittura dal 5 ottobre del 2003. Finì 1-0: era la Lazio di Roberto Mancini, decise la gara una punizione di Sinisa Mihajlovic deviata da D’Anna. Il serbo non ci sarà ovviamente, ma con ogni probabilità ad Edy Reja andrebbe benissimo una vittoria di misura con un gol sporco, sudato, sofferto: anche all’ultimo respiro.
Emanuele Mastrangeli
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