Gli azzurri affronteranno nella seconda gara dell’Europeo la loro autentica bestia nera, la Croazia, mai battuta da quando la nazione slava ha riconquistato l’indipendenza.

Una formazione della Croazia

Una formazione della Croazia (foto dalla rete)

Dopo il bel pareggio azzurro nella gara inaugurale dell’Europeo contro i campioni della Spagna, l’Italia affronta la capolista del girone C, la Croazia, mai battuta da quando la nazione ha riconquistato l’indipendenza dalla Jugoslavia. Vittoria abbastanza facile per i biancorossi nell’esordio contro l’Irlanda. Il tre a uno inflitto agli uomini di Trapattoni, accende le speranze di gloria della nazionale croata presentatasi ai nastri di partenza di questa competizione con la solita fama di squadra ostica ed imprevedibile. La breve storia calcistica della Croazia ha inizio nel 1991-1992, quando la nazione conquisto l’indipendenza. Appena quattro anni dopo campioni del calibro di Boban, Suker, Prosinecky iniziarono a far sognare i tifosi biancorossi negli Europei d’Inghilterra. Furono eliminati ai quarti, per opera della Germania che conquistò il titolo. I Croati, poi, ben figurarono ai Mondiali del 1998.

Il terzo posto ottenuto è il massimo risultato raggiunto dalla nazionale croata in una competizione internazionale. Dopo disastrosi anni a seguire tra mancate qualificazioni ed eliminazioni immediate, il riscatto arriva nel 2008 quando i Croati eliminarono addirittura l’Inghilterra da Euro 2008 e disputarono un grande europeo, terminato tuttavia con la storica sconfitta nei quarti contro la Turchia. Al gol croato di Klasnic al 119° seguì l’immediato pareggio turco al 120° con Senturk. La lotteria dei rigori fu fatale ai biancorossi. Conquistata la qualificazione ad Euro 2012 nello scorso autunno proprio ai danni della Turchia, la Croazia può essere definita una vera e propria mina vagante che vede nel suo allenatore, Slaven Bilic, l’uomo immagine di questa nazionale.


Dal 2006 sulla panchina croata, dopo aver guidato per un biennio l’Under 21, noto anche per il fatto di far parte di una rock band i Rawbau, è considerato uno dei giovani tecnici più promettenti. Avendo già annunciato di voler lasciare la guida della Nazionale al termine degli Europei, avrà tutte le intenzioni di lasciare un buon ricordo, disputando un ottimo europeo. In difesa spuntano i nomi del portiere Pletikosa, una vera e propria istituzione e di Corluka, ma è dal centrocampo in sù che la Croazia potrebbe davvero far paura. Stella del reparto mediano è senza dubbio il regista del Tottenham, Luka Modric, senza dimenticare Ivan Perisic, fresco di conquista della Bundesliga con il suo Borussia Dortmund. In avanti il tecnico croato ha dovuto sostituire negli ultimi giorni l’infortunato Ivica Olic. Ma nella prima contro l’Irlanda Mandzukic e Nikika Jelavic non hanno deluso. Il primo autore di una doppietta ha dimostrato di essere una garanzia, l’attaccante rivelazione dell’Everton al momento merita lo spazio concessogli dal tecnico croato.

Italia – Croazia. I precedenti.

Riuscirà l’Italia a battere finalmente la Croazia?

La prima e unica vittoria azzurra ai danni dei Croati risale al 1942. L’amichevole terminò 4-0 in favore dell’Italia. La Croazia fu poi annessa alla Jugoslavia. Da quando riconquistò l’indipendenza come nazione, gli Azzurri non riuscirono più a battere i biancorossi. Cinque gli scontri tra le due nazioni, due pareggi e tre vittorie per i Croati, così distribuite: una sconfitta e un pareggio nelle qualificazioni agli Europei ’96, una sconfitta ai Mondiali del 2002, e un pareggio e una sconfitta in incontri amichevoli.

Vanessa Paola