A distanza di quasi sei mesi dalla gara interrotta al 27′ del primo tempo, ancora siamo ben lontani dal trovare una soluzione.
Carpi–Padova è sinonimo di pasticcio, pasticcio tutto italiano. Ricorderete che la gara, valevole come seconda giornata del campionato di Serie B venne interrotta al 27′ del primo tempo per un guasto all’impianto di illuminazione dello Stadio Braglia di Modena che all’epoca ospitava le partite interne della formazione neo promossa in cadetteria. Da li sono passati quasi sei mesi e si è giocato addirittura il ritorno che ha visto il Carpi espugnare Padova. Nel frattempo la società patavina ha fatto ricordo anche alla Commissione Disciplinare Nazionale che ha disposto la prosecuzione della gara mentre il Padova vuole lo 0-3 a tavolino e sta pensando di ricorrere all’Alta Corte di Giustizia del Coni, per avere un verdetto inappellabile. Questo, però, comporterebbe un ulteriore slittamento di un mese che, in caso di 3-0, salverebbe anche il presidente Abodi da un ulteriore pasticcio ma, nel caso di conferma della prosecuzione della gara, metterebbe a rischio la regolarità del campionato.
Carpi e Padova, infatti, stanno lottando rispettivamente per playoff e playout ed un ulteriore slittamento di questa gara potrebbe caricarla di ulteriori tensioni con i punti che varrebbero doppio per i rispettivi obiettivi. Questa vicenda porta con sé anche qualcosa di grottesco in quanto la norma, in caso di prosecuzione, prevede che siano in campo gli stessi calciatori che hanno iniziato la gara a suo tempo tranne in caso di infortuni. Sta di fatto, però, che da quel 31 agosto sono passate due sessioni di calciomercato con diversi calciatori che hanno abbandonato le squadre e che addirittura sono stati scambiati dalle stesse. Probabilmente la norma non prevedeva tempi bibblici per risolvere la questione.
Come risolvere il problema? Ecco che entra in gioco il presidente Abodi che ha convocato i rappresentanti delle due formazioni per cercare di trovare un compromesso. Quello che starebbe facendo il numero uno della Lega di B è quello di convincere il Padova a non ricorrere all’Alta Corte di Giustizia del Coni per evitare lo slittamento. Le parti si rivedranno martedi. Noi non siamo molto sicuri che l’opera di convincimento sia riuscita. Nel frattempo non è stata fissata ancora una data per la prosecuzione ma, in caso di recupero senza ulteriore ricorso, potrebbe indicativamente cadere nella prima settimana di marzo mentre, nell’altro caso addirittura ad aprile… Alla prossima puntata..