Comminate nuove sanzioni verso club minori, ma nelle prossime settimane verrà analizzata anche la situazione di alcune grandi tra cui Inter, Roma, Liverpool e Monaco.
La UEFA fa sul serio! O, almeno, ci prova… Dopo le sanzioni estive a club importanti, tra cui Paris Saint-Germain e Manchester City, e la mancata ammissione in Europa League del Parma, ora arrivano nuove sanzioni a causa del FFP: Bursaspor (Turchia), Cluj (Romania), Astra Giurgiu (Romania), Buducnost Podgorica (Montenegro) ed Ekranas (Lituania) vedranno i loro premi UEFA sospesi a causa di debiti verso altri club, verso impiegati e verso istituti di credito.
La comunicazione, data a metà settimana, si riferisce alla situazione economica di queste squadre al 30 Giugno 2014, ma le sanzioni sono state sospese fino a Dicembre, quando i report verranno rianalizzati in base agli allegati dei diretti interessati, facendo un riepilogo secondo nuovi dati relativi al 30 Settembre 2014.
Inoltre, altre sette squadre saranno messe sotto stretta osservazione degli ispettori UEFA incaricati di far rispettare l’ormai famigerato FFP. Ed qui che spuntano le sorprese, con i nomi di Inter e Roma messi nel gruppo. Oltre a loro, anche Liverpool, Monaco, Sporting Lisbona, Besiktas e Kuban Krasnodar son finiti nel mirino del CFCB (Club Financial Control Body).
Ricordiamo che il FFP (Financial Fair Play) è stato introdotto negli ultimi anni per volere espresso del presidente della UEFA Michel Platini allo scopo di tenere sotto controllo i club che partecipano alle competizioni europee, sempre più spesso indebitati fino al collo e costretti ad esser “salvati” dai magnati che ne detengono la proprietà. Il sistema, complesso e criticato perché non sanziona chi troppo spende ma chi ha un disavanzo tra entrate ed spese, il che comporta che club grandi e con un brand forte possano continuare a crescere, mentre realtà piccole ed in espansione risultano frenate, è ultimamente sotto accusa anche perché si ritiene violi le normative comunitarie sulla libera circolazione di capitali.
Mario Cipriano

