Cruijff sommerso dall’affetto del mondo del calcio

Johan-Cruyff

Johan-Cruyff

In tarda serata si è lasciato andare soltanto ad un breve commento: “Grazie per il sotegno”. Sono uniche parole pronunciate dall’ex campione olandese in seguito alla drammatica notizia sulla sua malattia, diffusa nella mattinata di ieri da Radio Catalunya. Il tumore sarebbe stato diagnosticato da un ospedale di Barcellona, che adesso starebbe procedendo ad ulteriori accertamenti per verificare le dimensioni della neoplasia. La partita più difficile Johan l’ha sempre giocata contro la morte.

Johan Cruijff non è nuovo a gravi problemi di salute. Nel 1991, dopo ripetuti infarti, venne sottoposto ad un intervento chirurgico a cuore aperto, per risolvere un problema di insufficienza coronarica. Proprio a causa dei suoi problemi, fu costretto ad abbandonare la sua brillante carriera di allenatore dopo le stagioni al Barcellona (1988-96) che riportarono i blaugrana in cima all’Europa. L’ex stella olandese, ora 68enne, fumatore incallito, in patria è stato protagonista di una campagna contro il fumo dopo aver smesso di essere tabagista.

Crujff ha dimostrato nel tempo di avere anche una particolare sensibilità. La Fondazione Johan Cruyff, che ha ricevuto il Premio Monaco Charity UEFA 2013 si impegna a favore del benessere mentale e fisico di giovani e bambini, e forma allenatori locali per aiutare i giovani a assaporare la gioia del calcio. L’organizzazione che porta il suo nome crea luoghi sicuri in cui i bambini possono praticare lo sport e organizza iniziative per stimolare il gioco e l’istruzione, i Cruyff Courts, piccoli campi di gioco in sintetico presenti in tutto il mondo.

La Fondazione Cruyff ha avuto riconoscimenti per il proprio lavoro con i giovani, in particolare con i bambini disabili. Fondata nel 1997, per volontà stessa della leggenda del calcio olandese, si propone di aiutare i bambini a crescere in modo sano attraverso lo sport e l’esercizio, promuove gli sport e i giochi come strumento per contribuire alla salute e allo sviluppo personale dei bambini, e in particolare alla partecipazione dei disabili nella società.