Intervista esclusiva a Sossio Aruta: il bomber che continua a far parlare di se’, in campo e fuori.

Sossio Aruta (foto dal web)

Sossio Aruta (foto dal web)

Se in carriera hai segnato quasi 350 reti e, a quasi 45 anni, continui a timbrare il tabellino dei marcatori, significa che il gol ce l’hai nel sangue. Sossio Aruta (seguito ora dall’Agente FIFA Giulio Tedeschi) non è mai stato un personaggio banale: dal reality show “Campioni” alla nuova esperienza a “Uomini e Donne“, l’ex bomber del Cervia di Ciccio Graziani fa sempre parlare di sè, anche fuori dal rettangolo verde. Attualmente gioca con la maglia del Pimonte in Promozione, ma nella nostra intervista ci ha rivelato che il suo sogno è un altro…

A quasi 45 anni non hai ancora smesso di gonfiare la rete. Qual’è il segreto di Sossio Aruta?
“Due fattori sono fondamentali: la condizione fisica e la determinazione. Ho ancora la voglia di un ragazzino e i livelli dei miei allenamenti sono sempre gli stessi. Questo mi permette di rendere al meglio, insieme al fatto che gioco in un’ottima squadra che punta a vincere il campionato”.

Svelaci le piazze che ti hanno regalato le emozioni più belle nella tua lunga carriera.
“Faccio quattro nomi: Benevento, Savoia, Ascoli e Taranto. Ho fatto bene anche in altre piazze, ma dei motivi extra-calcistici hanno un pò oscurato il mio operato. Con le maglie che ho elencato, invece, è stato delirio puro: uno spettacolo!”.

Ora raccontaci la tua personale top five dei gol realizzati.
“Non potrò mai dimenticare il primo gol in Serie B con la maglia del Pescara, cosi come quello a Benevento nella semifinale play-off di C2 contro il Catanzaro: quel giorno lo stadio era gremito e venne giù tutto. Un’altra rete bellissima, poi, l’ho segnata in Casertana-Taranto: destro al volo da 40 metri all’incrocio dei pali, tanta roba. Se devo sceglierne altre due, dico quella in sforbiciata in Ebolitana-Savoia (a diciott’anni ndr) ed il gol di testa su calcio d’angolo nel derby Ascoli e Ancona”.

Una curiosità. Quali sono i tuoi hobby al di fuori del calcio?
“Sono un appassionato della pesca e del ballo latino americano. Ho iniziato a ballare anche per superare una brutta delusione sentimentale e devo dire che grazie a questo hobby sono riuscito a ritrovare il sorriso e la serenità”.

Sei stato protagonista del reality show “Campioni, il sogno”. Cosa ti ha lasciato l’esperienza vissuta con la maglia del Cervia?
“Quello è stato un anno fantastico, al di fuori delle regole. La cosa più bella che mi porto dietro da quell’esperienza, però, è stata un’altra: a Cervia ho conosciuto la mia ex moglie, la madre dei miei due splendidi bambini. Uscire dal reality con un nuovo amore per poi diventare papà: non potevo chiedere di più…”.

Infine, uno sguardo al futuro. Come sarà la vita di Sossio Aruta una volta appese le scarpette al chiodo? Magari un giorno ti vedremo su una panchina importante…
“Il sogno nel cassetto è proprio quello di fare l’allenatore. Se arrivasse la chiamata giusta sarei disposto a smettere di fare il calciatore e sedermi in panchina: spero di non dover attendere ancora molto, altrimenti inizio ad essere troppo grande (ride). Ho già in mente il mio modulo: mi piace il 4-2-4, con esterni rapidi ed abili del dribbling: dopo una lunga carriera, penso di avere competenze sufficienti per meritarmi una chance…”.

 

Giuseppe Marzetti