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  25/05/2007 - SERIE C: I PLAY-OFF


La Cavese a Foggia senza tifosi

FOGGIA - La notizia che gela l’eser­cito dei tifosi della Cavese pronti a marciare domenica su Foggia, è ve­nuta fuori dal vertice svoltosi ieri se­ra in prefettura. Nonostante l’Osser­vatorio del viminale avesse etichet­tato Foggia- Cavese col rischio 2, il prefetto Sandro Calvosa ha vietato la vendita di biglietti ai tifosi ospiti che ne avevano chiesti addirittura 2.000. Una decisione legata non solo al ri­schio incidenti tra le opposte tifoserie ma soprattutto alla capienza dello Zaccheria, ridotta da 25 mila a 10 mi­la posti dal decreto Pisanu e da10 mi­la a 7.500 dal recente decreto Amato. Questo perchè lo stadio foggiano è sì dotato di videosorveglianza a circui­to chiuso, ma il Comune non ha anco­ra provveduto ad installare i tornelli agli ingressi.

DIRETTA TV SU RAI 3 - Fosse stato a norma, domenica lo stadio di Viale Ofanto avrebbe registrato 25 mila spettatori come ai tempi di Zeman­landia. Invece, oltre ai tifosi metel­liani, anche migliaia di foggiani sa­ranno costretti a rimanere a casa, considerato che i 7.500 biglietti stan­no andando a ruba presso i botteghi­ni e le rivendite in città. Tuttavia è proprio agli esclusi che il prefetto Sandro Calvosa ha riservato partico­lare attenzione, disponendo la diret­ta televisiva su Rai 3 per le sole zone di Foggia e Salerno, così come aveva già fatto in occasione delle gare con Salernitana e Taranto e di Manfredo­nia.

Le reazioni della Cavese non si so­no fatte attendere. Il presidente Fa­riello ha parlato di una Cavese «evi­dentemente penalizata dalla decisio­ne prefettizia» , mentre lancia un al­larme preciso il ds Nicola Dionisio:
« Il calcio senza tifosi non ha futuro » .

PARLA PECCHIA - Silenzio... parla il capitano. Dopo 90 giorni di black out la squadra, in seguito ai buoni uffizi del presidente Tullio Capobianco, ha nominato portavoce il giocatore più rappresentativo, ossia il carismatico Fabio Pecchia, 34 anni, una brillante carriera in serie A, modello di serie­tà e grande professionalità. Decisio­ne saggia per stemperare critiche e polemiche sorte in seguito all’incre­scioso episodio che, nella notte di ve­nerdì su sabato della scorsa settima­na, ha visto protagonista in negativo l’attaccante Mounard, che dopo la li­te con un tifoso all’uscita di un pub ha riportato la frattura del setto nasale. « Vi sembrerà strano - ha detto Pec­chia che parlerà con i giornalisti solo dopo l’allenamento del giovedì - ma questo spiacevole episodio vi posso garantire che ha rafforzato il gruppo. Quello che può succedere fuori inte­ressa pcoco, ognuno si assume le pro­prie responsabilità. In campo c’è una sola legge, anzi, una sola lingua, e noi quella dobbiamo parlare » .

Dall’alto della sua esperienza ma­turata in 15 anni in serie A (337 par­tite e 41 gol), Fabio Pecchia ha lan­ciato un chiaro messaggio ai suoi compagni: « L’esperienza e la qualità in queste partite- spareggio servono fino a un certo punto. Secondo me le vince chi corre di più, chi ha umiltà e voglia di sacrificarsi, chi sa meglio soffrire. Altrimenti non si ha scam­po » . Riflette, poi: « Io credo che la squadra possa proiettarsi in questa gara con la Cavese nelle migliori condizioni, consapevole della pro­pria forza. Una squadra che ha sapu­to superare momenti difficili, quan­do ha rischiato di uscire dai play off e che nel frattempo è cresciuta pa­recchio ».

ELOGI E AVVERTIMENTI - Da uomo di sport, il capitano chiude elogiando la Cavese: « Avremo di fronte una delle squadre più forti, davanti alla quale bisogna fare tanto di cappello e per questo faccio i complimenti a Campi­longo. Noi però se avremo le sue stes­se motivazioni, la sua stessa rabbia, dico che possiamo farcela a vincere la prima sfida » .