La Cavese a Foggia senza tifosi
FOGGIA - La notizia che gela l’esercito dei tifosi della Cavese pronti a marciare domenica su Foggia, è venuta fuori dal vertice svoltosi ieri sera in prefettura. Nonostante l’Osservatorio del viminale avesse etichettato Foggia- Cavese col rischio 2, il prefetto Sandro Calvosa ha vietato la vendita di biglietti ai tifosi ospiti che ne avevano chiesti addirittura 2.000. Una decisione legata non solo al rischio incidenti tra le opposte tifoserie ma soprattutto alla capienza dello Zaccheria, ridotta da 25 mila a 10 mila posti dal decreto Pisanu e da10 mila a 7.500 dal recente decreto Amato. Questo perchè lo stadio foggiano è sì dotato di videosorveglianza a circuito chiuso, ma il Comune non ha ancora provveduto ad installare i tornelli agli ingressi.
DIRETTA TV SU RAI 3 - Fosse stato a norma, domenica lo stadio di Viale Ofanto avrebbe registrato 25 mila spettatori come ai tempi di Zemanlandia. Invece, oltre ai tifosi metelliani, anche migliaia di foggiani saranno costretti a rimanere a casa, considerato che i 7.500 biglietti stanno andando a ruba presso i botteghini e le rivendite in città. Tuttavia è proprio agli esclusi che il prefetto Sandro Calvosa ha riservato particolare attenzione, disponendo la diretta televisiva su Rai 3 per le sole zone di Foggia e Salerno, così come aveva già fatto in occasione delle gare con Salernitana e Taranto e di Manfredonia.
Le reazioni della Cavese non si sono fatte attendere. Il presidente Fariello ha parlato di una Cavese «evidentemente penalizata dalla decisione prefettizia» , mentre lancia un allarme preciso il ds Nicola Dionisio:
« Il calcio senza tifosi non ha futuro » .
PARLA PECCHIA - Silenzio... parla il capitano. Dopo 90 giorni di black out la squadra, in seguito ai buoni uffizi del presidente Tullio Capobianco, ha nominato portavoce il giocatore più rappresentativo, ossia il carismatico Fabio Pecchia, 34 anni, una brillante carriera in serie A, modello di serietà e grande professionalità. Decisione saggia per stemperare critiche e polemiche sorte in seguito all’increscioso episodio che, nella notte di venerdì su sabato della scorsa settimana, ha visto protagonista in negativo l’attaccante Mounard, che dopo la lite con un tifoso all’uscita di un pub ha riportato la frattura del setto nasale. « Vi sembrerà strano - ha detto Pecchia che parlerà con i giornalisti solo dopo l’allenamento del giovedì - ma questo spiacevole episodio vi posso garantire che ha rafforzato il gruppo. Quello che può succedere fuori interessa pcoco, ognuno si assume le proprie responsabilità. In campo c’è una sola legge, anzi, una sola lingua, e noi quella dobbiamo parlare » .
Dall’alto della sua esperienza maturata in 15 anni in serie A (337 partite e 41 gol), Fabio Pecchia ha lanciato un chiaro messaggio ai suoi compagni: « L’esperienza e la qualità in queste partite- spareggio servono fino a un certo punto. Secondo me le vince chi corre di più, chi ha umiltà e voglia di sacrificarsi, chi sa meglio soffrire. Altrimenti non si ha scampo » . Riflette, poi: « Io credo che la squadra possa proiettarsi in questa gara con la Cavese nelle migliori condizioni, consapevole della propria forza. Una squadra che ha saputo superare momenti difficili, quando ha rischiato di uscire dai play off e che nel frattempo è cresciuta parecchio ».
ELOGI E AVVERTIMENTI - Da uomo di sport, il capitano chiude elogiando la Cavese: « Avremo di fronte una delle squadre più forti, davanti alla quale bisogna fare tanto di cappello e per questo faccio i complimenti a Campilongo. Noi però se avremo le sue stesse motivazioni, la sua stessa rabbia, dico che possiamo farcela a vincere la prima sfida » .
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