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  13/07/2007 - ITALIANI IN ESODO


Grosso, Lucarelli, Bianchi...gli italiani fuggono oltre confine

Proprio quest’anno che la serie A italiana si ritrova ad avere tutte insieme la bellezza di 11 squadre su 20 che almeno una volta hanno vinto lo scudetto con 86 scudetti sui 103 campionati già disputati, alcuni tra i migliori giocatori del nostro campionato cominciano ad andare di moda anche all’estero sulla scia del mondiale tedesco. Ultimo tra gli altri Cristiano Lucarelli, che con le sue 93 reti è stato il secondo cannoniere nella storia del Livorno ed il vincitore della classifica marcatori della serie A 2004/2005, contribuendo in maniera decisiva, alla conquista della promozione in A e delle successive tre salvezze consecutive, non dimenticando la storica partecipazione alla Coppa Uefa 2006/2007. L’ormai ex-bomber e capitano amaranto si è accasato in Ucraina, allo Shakhtar Donetsk e percepirà la bellezza di 3 milioni di euro a stagione per 3 anni. Altro talento che lascia l’Italia sarà Rolando Bianchi,18 goal quest'anno con la Reggina, ormai nuovo numero 10 del Manchester City che mister Eriksson è deciso a riportare agli antichi fasti degli anni ’70 e dove ritrovera l'altro ariete italiano Bernerdo Corradi. Il tutto è accaduto mentre il nostro Luca Toni segnava una doppietta durante la sua prima partita con la maglia del Bayern Monaco. Tre centravanti dal potenziale spaventoso che hanno lasciato il bel paese forse con rammarico, ma anche con intenzione di farsi rispettare pure all’estero.

Ma come bisognerebbe prendere questo esodo? Da un lato dovremmo esserne entusiasti, perché così potremo avere giocatori con maggiore esperienza internazionale e forse maggiormente appezzati e ricercati all’estero, ma dall’altro magari dovremmo preoccuparci un po’ visto che con l'alta tassazione sugli ingaggi diventa sempre più difficile acquistare all’estero, e lasciarsi sfuggire anche i talenti nostrani non sarebbe una mossa molto azzeccata.

Dopo il mondiale sono partiti Zambrotta e Cannavaro, adesso Grosso si è accasato al Lione, A gennaio Pellizzoli è finito alla Lokomotiv Mosca, prima ancora Maresca e Moretti hanno fatto le fortune di Siviglia e Valencia. De Sanctis ha addirittura rescisso il proprio contratto con l’Udinese pur di trasferirsi in Spagna. Ed altri portieri che in Italia giocherebbero tranquillamente (Sorrentino, Roma e Cudicini), hanno lasciato la nostra serie A forse troppo presto. Pirlo e Gattuso lo scorso anno hanno resistito alle avance di Real Madrid e Manchester, così come Quagliarella e De Rossi quest’anno con Barca e Manchester United. In compenso Miccoli è finalmente tornato e Palermo pare essere la piazza giusta. Un’altra boccata d’ossigeno sarebbe il ritorno di Giuseppe Rossi che potrebbe così seguire la strada tracciata da Arturo Luppoli, due promesse che sono maturate in Inghilterra ma che saremmo ben felici di riavere in Italia. Resta da definire la posizione di Cassano che si spera possa tornare ad essere quel giocatore che tutti abbiamo imparato a conoscere, sia che questo accada in Italia o all’estero. Speriamo che la nazionale non risenta troppo di tutto questo “movimento” e che, anzi, possa trarne vantaggio.

Davide Scandura