Home Calciatori e Club Notizie calcio Allenatori Arbitri Campioni Marcatori Albo d'oro Contatti
 ITALIA
  Serie A
  Serie B
  Serie C - A
  Serie C - B
  Serie C - C
  Serie D
  Primavera 1
  Primavera 2A
  Primavera 2B
  Eccellenza Emilia Romagna A
  Eccellenza Emilia Romagna B
  Eccellenza Liguria
  Eccellenza Lombardia A
  Eccellenza Lombardia B
  Eccellenza Lombardia C
  Eccellenza Marche
  Eccellenza Abruzzo
  Eccellenza Puglia
  Eccellenza Calabria
  Eccellenza Toscana A
  Eccellenza Toscana B
  24/08/2007 - DOMANI INIZIA IL CAMPIONATO DI B


La serie B torna in bilico, Mantova e Brescia in pole

Senza la Juventus il campionato riacquista il suo tipico equilibrio. Anche il Chievo è competitivo dopo la retrocessione. Il Rimini è pronto a ripetersi, attenzione al rinnovato Treviso

Chi rimpiange la Juve? Nessuno, cassieri a parte. Il campionato senza grandi firme torna alla normalità con un primo posto non più scontato e gerarchie da consolidare, ma che comunque sono già individuate. Si riparte da un finale di campionato orfano dei playoff e ricco di polemiche, da squadre ritoccate, stravolte o rinate da se stesse. Sarà una corsa molto equilibrata, come pretende la storia dalla B prima della Juve. Ventidue squadre al via, noi proviamo a metterle in fila.

EUFORICI - Favorito numero uno per più di un motivo: si è rinforzato un po’ dovunque, ha sfiorato la A per due anni di fila e non vediamo perchè non potrebbe riprovarci. Stiamo parlando del Mantova, naturalmente, che sta per cominciare il primo capitolo del dopo Di Carlo. Un ciclo incredibile (due promozioni in quattro stagioni) che rischiava di chiudersi sul più bello. E invece, ripensando a certe occasioni buttate al vento, il presidente Lori ha speso molto e bene: un centravanti (Corona), un centrocampista di qualità (Fiore), uno di quantità (Passoni). Tesser, lui ha dato subito un’impronta iperoffensiva alla squadra: non più gioco speculativo, ma decisamente più propositivo. L’unica incognita è il portiere, lo sloveno Handanovic, che deve dimostrare di valere come il cugino, titolare in nazionale, finito all’Udinese. Accanto al Mantova, il Brescia di Cosmi che dovrebbe sfruttare l’onda lunga del finale di campionato. Se ne sono andati Hamsik e Serafini, ma sulla carta, la coppia Possanzini-Bazzani è una delle più forti, Tacchinardi si candida a diga della difesa e poi ci sono i giovani ungheresi che hanno affossato l’Italia l’altra sera, Vaas e Feczesin, quarant’anni in due: sembra che Cosmi straveda per loro. A proposito di euforia: anche il Rimini è messo bene come dimostrano le due vittorie e i 9 gol di coppa. E’ la squadra che sta giocando il calcio più brillante. E subito c’è un esame attendibile: il derby col Bologna.

SILENZIOSI - La grande delusa viaggia a fari spenti: l’eliminazione in coppa, Cazzola che pensa di vendere poi cambia idea, la formazione ancora da completare. Sembra che il Bologna preferisca il "low profile", ma è evidente che non potrà autoescludersi dalla lotta per la promozione che l’anno scorso è stata abbandonata troppo in fretta. L’altra incognita, anche se per motivi diversi, è il Chievo: la forza dei singoli non si discute (con un attacco incredibile, se resterà Obinna), il rischio è la depressione post retrocessione che storicamente colpisce le squadre che precipitano in B, vedi su tutte il Genoa che ha faticato 12 anni per risalire. In silenzio, pure il Lecce di Papadopulo, fuori dai giochi per tutto lo scorso campionato, che si presenta con la voglia di tornare protagonista: Abbruscato accanto Tiribocchi, che ha chiuso con 11 gol in 22 gare. La squadra appare equilibrata, l’esperienza del tecnico può fare il resto.

IRRICONOSCIBILI - Il Treviso parte ricostruito per nove undicesimi: se non è record, è qualcosa che ci assomiglia molto. Se Pillon, un gradito ritorno il suo, saprà trovare un gioco e un’identità in tempi accettabili, un posto in prima fila non glielo toglie nessuno. Punti di forza? La coppia d’attacco formata dai piccoli Barreto e Pià, la coppia di mediani Amodio-Scaglia, un portiere d’esperienza come Calderoni. Scivola in basso nella nostra griglia, invece, chi ha lottato fino all’ultimo per agguantare i playoff: senza Cacia e Nocerino, senza anche Iachini che aveva costruito una squadra tosta e battagliera, il Piacenza rischia di sprofondare nell’anonimato. A meno che l’argentino Simon dimostri che 5 gol non sono stati soltanto un caso.