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  25/08/2007 - RICOMINCIA LA LIGA


Caccia al Real Madrid?


Era finita il 17 giugno con una volata a tre nell'ultima giornata, che ha visto protagoniste Real Madrid, Barcellona e Siviglia. Uno sprint vinto dal Real Madrid, bravo a sfruttare l'harakiri del Barça nel turno precedente e a difendere quel saldo favorevole negli scontri diretti che è poi valso il titolo. Ora è di nuovo tempo di Liga spagnola: domani si ricomincia. Si riparte senza Capello, il tecnico campione in carica. E con un Real Madrid reduce da un'estate ricca di batoste e di spese strabilianti. Le principali avversarie hanno già odorato le difficoltà della Casa Blanca e sono pronte a lanciare l'assalto fin da subito, con in testa il Barcellona dei Fantastici Quattro. Ma una chance di successo non la si può negare nemmeno al miracoloso Siviglia, al Valencia e al rinnovato Atletico Madrid, mentre Saragozza e Villarreal partono un po' più indietro.

LE ETERNE DUELLANTI - Ad aprire le danze, domani alle 20, subito un anticipo di lusso: il derby di Madrid, cui faranno seguito Murcia-Saragozza e Siviglia-Getafe. Fino a un paio di giorni fa, pareva proprio che l'Atletico dovesse presentarsi al Bernabeu vestendo i panni del club più "spendaccione" del mercato: 84 milioni di euro sborsati (45 quelli incassati per le cessioni, prima fra tutte quella di Torres al Liverpool) contro gli 82 del Real, che però ha pensato bene di versarne altri 36 per acquistare Robben dal Chelsea e si è ripreso lo scettro. Non sia mai che qualcuno osi spendere più del Real in estate... Schuster, il nuovo tecnico dei blancos, ha comunque ben poco di cui sorridere. Nel pre-campionato si è visto un Real Madrid imbarazzante, che solo il cartello "lavori in corso" salva da giudizi ancora più severi. Umiliato dal Siviglia nel doppio confronto in Supercoppa, maltrattato nelle amichevoli in giro per l'Europa: il Real del dopo-Capello ha tanti volti nuovi (Drenthe, Heinze, Pepe, Metzelder, Sneijder, Saviola, Robben più i rientranti Baptista, Soldado e Balboa) e poco tempo per colmare il gap dai rivali del Barcellona. Un Barça che ha acquistato un'altra stella come Henry in attacco, aggiunto Toure a centrocampo e puntellato la difesa con Abidal e Gabriel Milito. Rijkaard ha solo due problemi, entrambi d'abbondanza: come far coesistere i Fantastici Quattro (Eto'o, Ronaldinho, Messi e Henry potranno giocare insieme?) e come gestire Deco, che avrebbe poco spazio e vorrebbe partire. I blaugrana, insomma, sono i veri favoriti di questa Liga.

LE TRE MINACCE - Dietro Real e Barça parte il Siviglia, squadra capace di alzare 5 coppe in due anni e di inserirsi a buon diritto tra le potenze del calcio mondiale. Gli andalusi, il cui allenatore Juande Ramos è corteggiato da mezza Europa (Tottenham in testa), devono però definire il futuro del formidabile esterno Daniel Alves, che gradirebbe accasarsi al Chelsea o al Real Madrid. Sullo stesso piano del Siviglia parte un Valencia irrobustito dagli arrivi di Hildebrand, Alexis, Helguera, Zigic, Arizmendi e del giovane Mata, di cui si dice un gran bene. Ma occhio anche all'Atletico Madrid: via Torres, è vero, ma dentro Abbiati, Raul Garcia, Reyes, Simao, Cleber Santana, Luis Garcia e Forlan. Sulla carta, uno squadrone.

LE ALTRE - Per il resto, si prospetta il solito, grande equilibrio che caratterizza la Liga. Saragozza e Villarreal comandano un gruppo di squadre a cui si sono aggiunte Murcia, Almeria e Valladolid, che hanno sostituito le retrocesse Real Sociedad, Celta Vigo e Nastic. C'è curiosità per il Betis di Cuper e per il Getafe di Michael Laudrup. E per la pattuglia degli 11 italiani: partiti Cassano, Tavano e Tacchinardi, sono arrivati Abbiati, De Sanctis, Sorrentino, Storari, Cirillo e Giuseppe Rossi, che faranno compagnia a Cannavaro, Moretti, Maresca, Tommasi e Zambrotta.

Stefano Cantalupi (gazzetta.it)